Ferrari: Stati Uniti, tappa cruciale per le speranze iridate

Dopo l’ultimo aerotest della stagione a Idiada, in Spagna, la Ferrari è pronta alla sfida finale. Buona parte delle possibilità della Rossa di lottare per il titolo saranno già delineate sul nuovo circuito di Austin e, com’è normale che sia, la pressione è alle stelle.

Sulla F2012, la Ferrari ha portato il collaudatore con Jules Bianchi. Il francese sembra aver provato degli affinamenti alle ali e al diffusore. Sulla monoposto non c’è nessun Double DRS, ma lo studio degli aerodinamici si era concentrato proprio sull’efficienza dell’ala con il DRS aperto, migliorando anche le velocità di punta. Su di esse la Ferrari si gioca molto ad Austin, dove è presente un grande rettilineo di un chilometro. E, nonostante la Ferrari abbia dimostrato di aver risolto i problemi di resistenza aerodinamica all’anteriore, sembra che ci sia ancora da fare al retrotreno, scarichi compresi. Tuttavia, il lavoro pare che al momento sia concentrato interamente su diffusore e ala posteriore. Bisognerà trovare il giusto compromesso tra velocità di punta e carico aerodinamico. Perché se si sceglie di puntare al massimo nelle esse veloci del primo tratto e sui due grandi rettilinei, non si può certo perdere tutto nella parte mista.

Durante le prove libere ad Austin, dove i piloti avranno anche un set di gomme dure aggiuntivo per scoprire la pista, cambierà anche l’approccio lavorativo del team. Stefano Domenicali ha spiegato: “Lasceremo più tempo ai piloti perché prendano confidenza con il circuito, sacrificando un po’ il tempo che solitamente dedichiamo al collaudo dei nuovi pezzi”.

E proprio sulle mescole più dure della gamma Pirelli, qualcuno vuole puntare l’attenzione. La scelta Hard-Medium è stata già usata tre volte, durante l’anno: in Malesia, in Belgio e in Italia. Nel corso della stagione, la F2012 ha dimostrato di aver avuto un buon feeling con la mescola Silver Hard, a differenza delle annate passate quando faticava a mandarle in temperatura.

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