India, Alonso fa il massimo ed è secondo. Massa 6°
Ha sorpassato tutti quelli che poteva passare, guadagnando 3 posizioni rispetto al via; ha battuto, all’ultimo giro, il fastest lap di Vettel; ha fatto tutto quello che era in suo potere: più di questo, qui in India, Alonso proprio non poteva fare. La F2012 è ancora inferiore alla RB8, ma non tantissimo: le prestazioni sul giro, in gara, sono molto vicine.
La Ferrari paga ancora un handicap prestazionale in Qualifica e nel grip in curva. Fernando chiude quindi il GP indiano al secondo posto, dietro Vettel e davanti a Webber. Poi Hamilton, Button, Massa, Raikkonen, Hulkenberg, Grosjean, Senna. Massa finisce quindi nella stessa posizione di partenza, al sesto posto. Alonso perde ancora qualche punto da Vettel, ma limita i danni al minimo: adesso è a 13 punti dal Campione del Mondo in carica.
Più di questo secondo posto non si poteva proprio fare, come ha confermato lo stesso pilota spagnolo della Rossa, già nelle sue dichiarazioni sul podio: “Non è facile contrastare la Red Bull, ma non molleremo mai. Loro sono stati fantastici per tutto il week end, ma lotteremo fino alla fine. Abbiamo perso il minimo possibile. Per fortuna eravamo molto veloci sul rettilineo, ma ci manca ancora un po’ di grip sulle curve. Ma ringrazio il mio team per quello che ha fatto, mi hanno dato una macchina molto veloce, soprattutto sui rettilinei. Questo mi ha permesso di fare dei sorpassi importanti come quello su Webber“.
Lo start dell’asturiano è stato brillante: dopo poche curve Alonso prepara e porta a termine un primo sorpasso fantastico a danno delle due McLaren che lo precedono, separandolo dalle due Red Bull in testa. Un fantastico gesto tecnico, che consente al pilota del Cavallino di sopravanzare Hamilton e Button, salvo poi essere ripassato da quest’ultimo. Ma Somerset Boy verrà nuovamente passato dal driver di Oviedo da lì a poco. Siamo solo al quarto giro, Alonso e terzo e comincia la sua lunga rincorsa alle Red Bull, che intanto stanno già prendendo il largo. Il distacco da Vettel comincia a diventare importante, mentre Webber è sempre più vicino. L’australiano, anche dopo la tornata di pit-stop (in cui tutti i big tolgono le soft per le hard intorno al 30esimo giro), riesce a rimanere davanti a Nando. Quest’ultimo però si avvicina molto e finalmente riesce a passare lo scudiero dei Bulls al 48esimo giro. Complice anche il fatto che Mark aveva dei problemi al KERS. La Ferrari numero 5 sfrutta infatti tutto il potenziale e tutte le armi a sua disposizione: KERS, DRS, tutta la velocità di punta che qui al Buddh Circuit è stato il vero asso nella manica delle monoposto di Maranello.
Contento di quanto fatto dalla sua squadra anche il Team Principal, Stefano Domenicali: “Noi molleremo quando la matematica ce lo dirà. Pesano i due zero delle due gare in cui è stato buttato fuori. Adesso dobbiamo comunque stare uniti e lavorare. I conti si faranno in fondo. L’importante è continuare, vediamo se ci saranno delle novità tecniche ad Abu Dhabi“.
Si sbottona un po’ di più Pat Fry, che confessa che ci saranno un paio di aggiornamenti già la prossima settimana, ad Abu Dhabi, e un altro paio in Texas. Vedremo se saranno sufficienti a far migliorare la F2012 di quel tanto che serve, in queste ultime tre gare, per avere ragione della RB8 di Vettel… ma bisogna tornare a vincere, perchè Vettel è già in orbita.