Qualifiche in India. Ferrari dietro Red Bull e McLaren
Non sono bastate le novità aerodinamiche portate dalla Ferrari qui in India per colmare, o quantomeno ridurre, il gap prestazionale in qualifica rispetto ai diretti avversari. Alonso partirà quarto, Massa quinto. La prima fila è nuovamente appannaggio delle due Red Bull, con un Vettel alla sua 35esima Pole Position, tallonato dall’eterno secondo Webber. Ma la notizia peggiore non è questa: è che davanti alle Ferrari, in griglia, ci sono anche le due Mclaren di Hamilton e Button.
Lo spagnolo della Rossa sperava nella seconda fila, non di più… e invece non è stato possibile andare oltre la terza. Fosse riuscito a stare più vicino alle monoposto anglo-austriache, l’asturiano avrebbe potuto pensare di impensierire subito i Bulls già alla prima curva, ma con il muro McLaren davanti sarà molto più difficile. Il circuito indiano richiede un’alta efficienza aerodinamica, con molte curve da percorrere oltre i 200 km/h. La Ferrari sapeva di dover giocare in difesa, marcando la Red Bull, ma certamente sperando di poter scavalcare almeno le monoposto di Woking… e invece tutto molto semplice: prima fila tutta Red Bull, seconda tutta McLaren, terza tutta Ferrari. I rapporti di forza sembrano molto chiari. Tuttavia la Ferrari può sperare in un passo-gara più vicino a quello degli avversari. Inoltre Alonso partirà con set di gomme usate, che sembrano dare più confidenza all’alfiere del Cavallino.
Rispetto al Poleman, Alonso accusa quasi mezzo secondo di ritardo (+490 millesimi): meglio dei 6 decimi delle Libere, ma peggio dei 3 decimi delle Qualifiche in Corea. Massa, durante il suo ultimo tentativo in Q3 aveva fatto sperare in qualcosa di più, grazie ad un ottimo crono nel primo settore. Poi però chiude alle spalle di Fernando a +574 millesimi dalla testa della griglia. Insomma, parlando di sviluppo aerodinamico, la Ferrari continua a fare passettini regolari, ma gli avversari ne fanno due a volta. Le novità più importanti portate qui in pista da Maranello erano all’alettone anteriore e nella zona posteriore, con ali già viste e un intervento al profilo estrattore con un profilo aggiuntivo e un nuovo canale, presente solo sulla F 2012 di Alonso.
Queste, a caldo le dichiarazioni degli uomini in Rosso. Alonso: “Quinti, questa è la posizione che siamo purtroppo. Se vogliamo vincere il Mondiale ci serve una macchina simile agli altri. Adesso non ce l’abbiamo. Non lottiamo contro un pilota in particolare, lottiamo contro Newey e la sua macchina (la Red Bull ndd). Nella gara può succedere di tutto. Il nostro obiettivo per domani è di arrivare davanti a Vettel. Dobbiamo fare una bella partenza e sorpassare le McLaren prima possibile. Penso che se mettiamo la Red Bull sotto pressione qualche errorino possono anche farlo e qualche problema di affidabilità può succedere anche a loro.”
Domenicali: “Credo che il nostro potenziale poteva essere da seconda fila in Qualifica. Fernando ha fatto meglio con il set usato. Sarà una partenza più difficile del previsto. Ieri sembravano forti anche loro (le Red Bull ndd) nel passo di gara. Noi lo siamo stati nelle ultime gare. Vedremo domani.”
Massa: “Nella Q3 ho perso 2 decimi in una curva. Non mi è piaciuto, ho sbagliato con un po’ di sovrasterzo. Forse potevo lottare con Button. Ma la Red Bull è più veloce di noi. Sul passo di gara noi in genere miglioriamo, speriamo che sia così domani e possiamo lottare con le macchine davanti e magari almeno passare le McLaren. Credo ci saranno tante macchine che faranno un solo pit-stop.”
Parole abbastanza prevedibili e condivisibili. Da notare però che il tono di Alonso riguardo il gap che la F 2012 accusa nei confronti degli avversari diventa sempre più critico, disilluso, seccato. Fernando è stanco di dover fare gli straordinari con una monoposto inferiore alle RB8: il messaggio agli ingegneri Ferrari è più che chiaro e perentorio.