Vettel ha sempre più voglia di Ferrari, ma non ora…
Ci risiamo. Non passa GP in cui Sebastian Vettel non esterni al mondo intero la sua passione, la sua voglia, la sua intenzione di correre in Ferrari.
Il bi-campione del mondo in carica, forse stressato per i deludenti risultati colti negli ultimi GP al volante della sua RB8, monoposto parente delle due incredibili progenitrici più nella sigla di riconoscimento che nei risultati, cerca conforto in quello che pare davvero essere il suo sogno: vestirsi di rosso-Ferrari e cercare di emulare il più possibile il suo connazionale, Schumacher, cinque volte campione al volante delle Rosse di Maranello.
“Non sarei affatto spaventato dal dover correre nella stessa squadra di Alonso“, ha dichiarato Seb. “E’ sempre positivo per un team avere due ottimi piloti, così come è fantastico per un pilota affrontare le sfide più difficili“.
Le ennesime parole al miele del pilota di Heppenheim nei confronti del Cavallino Rampante, vengono poi mitizzate, per non creare conflitti inutili all’interno della Red Bull, la quale è impegnata nel recupero punti nella Classifica Piloti, nel mantenere la vetta di quello Costruttori e nel cercare di tornare punto di riferimento della “galassia” F1, proprio come nelle ultime tre stagioni, due delle quali dominate: “Io però – prosegue Vettel – sto benissimo in Red Bull e non sto affatto pensando di lasciarla, sia chiaro“.
Certo, vedendo i risultati della stagione 2010, quella in cui Seb si trovò a lottare anche aspramente con il compagno di team Webber, solleva qualche dubbio sulle affermazioni riguardo ad una possibile, armoniosa, proficua convivenza in un box formato da due “galli nel pollaio” quali Alonso e lo stesso Vettel.
In Ferrari però, segnatamente le parole di Montezemolo, hanno più volte aperto a questa possibilità. Per di più in un futuro non poi così remoto. “Vettel è in questo momento quello che era Schumi dopo i due titoli con la Benetton, poi venne da noi e tutti si ricordano com’è andata…“, le parole del presidente Ferrari.
Vettel, inoltre, ha illustrato la ricetta per riconfermarsi campione anche in questo 2012: “C’è poco da fare, cercherò di vincere tutti e sette i GP che mancano alla fine, poi tireremo le somme“.
L’anno scorso sarebbe stata un’affermazione molto vicina alla realtà, dato il numero di gare vinte da Seb. Quest’anno la realtà è ben diversa e molto più amara per lui. Seb però è un ragazzo intelligente, capace di rifugiarsi dalla deludente realtà in sogni dolci e gialli come il miele, gialli come lo stemma della città di Modena, o appena qualche chilometro più in la…