Alternatore Renault. Obiettivo: risolvere per Singapore
Red Bull e Renault provano a trovare il bandolo della matassa e capire il motivo dei continui guasti all’alternatore che ha causato, ancora una volta, il ritiro di Vettel in occasione del GP di Monza. I sospetti sono legati ai tratti di pista in cui il pilota, in base alle caratteristiche della pista, abbassa bruscamente e abbondantemente i giri del proprio motore. E’ in queste fasi che l’alternatore viene messo a dura prova e, sovente, si danneggia costringendo il pilota al ritiro.
Mentre le indagini dei tecnici Renault proseguono, nella struttura di Viry-Chatillon, il Vice Presidente della divisione motori della casa della Losanga, Rob White ha confermato che i guasti all’alternatore sarebbero appunto da collegare al surriscaldamento a bassi regimi. Questo spiegherebbe perchè i guai al componente incriminato si siano presentati in piste come Valencia o Monza, entrambe con curve molto lente. A Valencia, lo ricordiamo, Vettel fu costretto al ritiro mentre conduceva la gara, certo di mettere in cascina una vittoria sicura. Ecco che l’allarme in casa Red Bull-Renault, ma anche in Lotus, è adesso più che rosso, in vista dell’impegno di Singapore, pista cittadina molto stretta e con angoli molto angusti. I primissimi problemi con l’ormai famigerato alternatore si erano presentati infatti già prima di Valencia, nell’altro circuito cittadino per antonomasia: Montecarlo.
“Le nostre indagini dopo Valencia rivelarono potenziali problemi di surriscaldamento con bassi regimi di giri del motore -ha detto White-. Abbiamo quindi poi sviluppato un alternatore rivisto che fu convalidato dai test al banco e sperimentato a Spa da Red Bull e Lotus -i team che soffrirono di questo problema a Valencia- e non fu riscontrato alcun problema. La novità fondamentale fu nell’allungare statore e rotore dell’alternatore di 10mm per incrementare la capacità di generazione di energia elettrica vista la superiore richiesta di potenza dell’alternatore. Con questa nuova versione dell’alternatore eravamo in grado di generare circa il 30% in più di corrente, così da provare a scongiurare i problemi a bassi regimi“.
Ma nonostante queste modifiche il problema si è ripresentato, quindi -come afferma lo stesso White- non si può ancora dare una risposta certa e definitiva alla ricerca della causa del guasto.
“In ogni caso, dopo i problemi in FP3 (a Monza, ndd), abbiamo cambiato gli alternatori nelle monoposto di Vettel e d’Ambrosio. Quello poi avuto in gara è comunque stato un ulteriore guasto precoce. Altri componenti hanno raggiunto ben più alti chilometraggi; rimane quindi la priorità di capire il perchè. La situazione non è accettabile. Dobbiamo assolutamente risolvere il problema per Singapore“.
Ma, nel caso in cui non dovessero trovare una soluzione definitiva, alla Renault hanno già un piano B: utilizzare un vecchio modello di alternatore, nel caso in cui non fosse pronto quello nuovo.