Review Tecnica: le novità viste a Monza
Il tempio della velocità di Monza ha imposto alle scuderie di Formula 1 di schierare sulla pista brianzola numerose novità tecniche realizzate ad hoc e destinate ad essere messa da parte una volta conclusosi l’evento italiano.
La McLaren ha dimostrato sul circuito lombardo di essere la vettura più performante. Le vittorie su tre distinti circuiti – Ungheria, Beglio ed Italia – dalla caratteristiche differenti, pongono la vettura di Woking al vertice tecnico attuale in F1. Le novità introdotte dalla scuderia inglese hanno riguardato un nuovo alettone anteriore [FOTO] privo dei profili aerodinamici a cestello, posti ai lati delle paratie. Sono stati invece mantenuti i due elementi centrali a L rovesciata posizionati al centro del profilo inferiore, mentre al posteriore è stata adottata un’ala [FOTO] con un profilo superiore di corda ridotta ed un profilo inferiore a corda normale, dotato di una leggera svergolatura centrale.
Anche la Ferrari ha introdotto delle specifiche idonee al circuito brianzolo. L’ala anteriore [FOTO] ha mantenuto il medesimo disegno già visto a Spa con l’eliminazione di tutti i profili supplementari, così come al posteriore dove è stata applicata un’ala [FOTO] dal disegno simile a quello visto sulla McLaren. La novità apparsa sulla Rossa ha riguardato il profilo inferiore dell’alettone posteriore [FOTO] dotato di una parte centrale svergolata e privo del monkey seat.
La Mercedes si è presentata in configurazione estremamente “scarica” sia all’anteriore che al posteriore. L’ala frontale utilizzata a Monza [FOTO] è stata dotata dei soli elementi ad L rovesciata posizionati al centro del profilo principale, mentre le paratie esterne sono state dotate di un piccolo deviatore svergolato posizionato sul bordo esterno dell’ala. Anche al posteriore la scuderia tedesca ha adottato una configurazione da basso carico [FOTO] con il profilo principale dalla corda ridottissima e i condotti dei canali di sfogo dell’aria calda [FOTO] inglobati all’interno di una copertura in carbonio, tale da indirizzare il soffiaggio al di sotto del profilo inferiore.
La Sauber, soprendente seconda con Perez, ha introdotto un alettone posteriore [FOTO] dai profili quasi neutri dotato di una incavatura centrale e privo delle classiche feritoie orizzontali poste sulle paratie laterali. Altra novità introdotta dalla scuderia svizzera ha riguardato i cestelli delle ruote posteriori [FOTO] dotati di una incavatura in corrispondenza delle prese d’aria dei freni tali da indirizzare il flusso d’aria verso l’esterno del cerchio.
Novità di dettaglio sia in casa Williams che in casa Force India. La scuderia di Groove ha modificato il profilo inferiore dell’ala posteriore introducendo un elemento [FOTO] privo di monkey seat, ma dotato di una parte centrale notevolmente rialzata. Dalla foto si nota anche il particolare disegno dei “rastrelli” posti alla base delle paratie dell’ala posteriore che creano un mini scalino.
La Force India, che aveva stupito tutti per l’adozione di un profilo posteriore a freccia così come già visto sulla F399, ha innovato le paratie laterali dell’ala posteriore dotando queste di feritoie verticali [FOTO] e non orizzontali, come ormai consuetudine su tutte le monoposto.
Focus finale sulla delusione di questo Gran Premio, ovverosia la Red Bull. La monoposto austriaca ha manifestato sin dal venerdì delle carenze velocistiche che i tecnici diretti da Adrian Newey non sono riusciti a colmare. Le uniche novità apparse sulla RB8 hanno riguardato il profilo inferiore dell’ala posteriore privato del monkey seat e dotato di una svergolatura verso il basso [FOTO] in controtendenza rispetto a quanto visto sulle citate Ferrari e Williams.
L’appuntamento è adesso sul circuito cittadino si Singapore. Tutte le scuderie daranno la caccia alla McLaren che, a sua volta, cercherà di mantanere il predominio tecnico riconquistato da metà stagione. Vedremo se la scuderia di Woking farà poker di vittorie o se il ciclo vincente si interromperà.