Newey: il divieto degli scarichi ci ha penalizzati
Tempo di pause e di bilanci di mezza stagione, con conseguenti osservazioni su dove ogni squadra si trovi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Al di là dei numeri puri, le ultime dichiarazioni di Adrian Newey si focalizzano su un dettaglio tecnico non trascurabile: quanto il divieto degli scarichi soffiati e dell’ala flessibile ha penalizzato la Red Bull versione 2012?
A suo dire un danno c’è stato: “E’ andata più o meno come ci aspettavamo prima dell’inizio del campionato” -dice – “di sicuro aver sviluppato la tecnologia degli scarichi soffiati, averla ottimizzata e poi averla persa assieme ad altri cambiamenti regolamentari ci ha penalizzati non poco“.
Un divieto che, pur interessando la maggior parte delle squadre, ha secondo il progettista danneggiato in particolare il proprio Team, che come detto faceva dell’idea di Newey uno dei motivi trainanti della monoposto: “Rispetto agli altri eravamo quelli ad utilizzare la tecnologia degli scarichi da molto più tempo, e questo di conseguenza ci ha portati ad aver bisogno di più tempo e più energie per trovare ed applicare una soluzione alternativa, dopo il cambio di regole“.
Una piccola grande rivoluzione alla quale si è aggiunto l’inconveniente delle mappature del propulsore, con annesso rischio penalizzazione da parte dei vertici FIA in quanto considerate non conformi.
Una modifica – inaspettata – che è arrivata appena prima della pausa estiva, al GP di Ungheria: “Abbiamo dovuto lavorare con Renault per fronteggiare un ulteriore cambiamento che ci ha permesso di chiarire definitivamente le richieste del regolamento“, dice ancora Newey.
Una gara difficile per Vettel e Webber: “Sebastian ha finito la corsa al quarto posto, ma ha dovuto lottare molto per mantenersi al passo di McLaren e Lotus“.
Dove si trova dunque questa RB8, sorella minore della vettura campione del mondo? “Siamo in questa situazione, questa è la nostra forma attuale,e di certo dobbiamo lavorare per riportarci a condizioni migliori” conclude il britannico.
Non gli si può dare torto, visto che ad oggi, pur guidando la classifica costruttori, i punti della Red Bull sono 53 rispetto ai 103 della passata stagione: quasi la metà, a dimostrazione del fatto che in questo 2012 le carte sul tavolo si sono mescolate incredibilmente.