Multi-Motion Duct, l’alternativa al W-Duct dal 2013?

Nonostante dalla prossima stagione non sarà possibile utilizzare sistemi come il W-Duct e il Double DRS, molti team di Formula 1 continuano a lavorare sull’aerodinamica per migliorare le prestazioni delle monoposto. Parallelamente, c’è già qualcuno pronto a introdurre un nuovo e particolare sistema, perfettamente in regola con le norme tecniche 2013, capace di sfruttare al meglio i flussi aerodinamici migliorando velocità di punta, stabilità in frenata e carico in curva.

La segnalazione ci è arrivata dallo stesso autore del nuovo sistema, Diego Cano Zuriguel, freelance del settore automobilistico. Lo spagnolo ha ideato una sorta di evoluzione del sistema W-Duct che darebbe notevoli vantaggi, colmando – almeno alle simulazioni CFD – le lacune di quello precedente.

Il W-Duct, infatti, presentava dei problemi notevoli che ne limitavano i vantaggi. Bastava un po’ di vento o una turbolenza causata dalla scia di una vettura per vanificarne gli effetti benefici. Per superare tali problemi, Cano ha studiato un nuovo concetto, illustrato ieri in anteprima sul sito spagnolo Caranddriverthef1.com.

Il nome del nuovo sistema è Multi-Motion Duct. Grazie ad una separazione dinamica dei flussi, riesce funzionare in qualsiasi momento (rettilineo, frenata, in curva) e può essere sfruttato anche in condizioni di forte vento o turbolenza causata da una vettura che precede. Inoltre, si può contemporaneamente canalizzare l’aria anche per areare l’abitacolo o raffreddare l’impianto frenante. I vantaggi sarebbero diversi, trattandosi di una soluzione low cost, leggera e scalabile. Particolare non irrilevante è che si tratta di un sistema completamente passivo: non deve essere attivato dal pilota e non utilizza l’apertura del DRS per funzionare, in linea con le nuove norme imposte dalla FIA per la prossima stagione.

Il primo grande problema che risolve è quello della ricezione dei flussi di aria. Mentre con il W-Duct questi erano influenzati dall’angolo di sterzata, con il MM-Duct l’aria viene incanalata allo stesso modo in ogni condizione dinamica della vettura.

Il video di simulazione del sistema, che trovate in fondo a questo articolo, spiega quanto finora scritto con l’ausilio delle immagini. Le simulazioni effettuate al CFD sembrano interessanti, ma gli effetti aerodinamici raggiunti sono ancora migliorabili e decisamente work in progress. Per scelta dell’autore – che chiaramente starà provando a piazzare i propri studi sul settore – non vi sono ancora dettagli per quanto riguarda il funzionamento all’interno del sistema.  Diego Cano, autore del MM-Duct, ha infatti ammesso: “Sicuramente molti di voi avranno molte domande e tanti si aspettano di vedere cosa succede all’interno del sistema, ma per ora posso solo offrire questa anteprima”.

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