GP Silverstone: disastro Sauber
Questa volta non c’è stata alcuna sorpresa, alcuna piovuta provvidenziale per la Sauber. Un GP difficile sin dalla partenza: le due C31 di Perez e Kobayashi infatti, sono partite dal fondo causa una pessima qualifica ottenuta sabato.
Lo start però è stato esaltante per il messicano: partendo dalla quindicesima piazza, è riuscito a sopravanzare ben sei vetture alla partenza, trovandosi al nono posto, alle spalle della McLaren di Lewis Hamilton. Buona partenza anche di Kobayashi, dodicesimo dopo il via.
I problemi però, sono iniziati quasi subito. Perez, entrato ai box al dodicesimo giro per cambiare gli pneumatici Soft con i Pirelli Hard (dal rendimento migliore in questo GP), all’uscita si è trovato in lotta con la Williams di Pastor Maldonado, il quale era ai box in contemporanea al messicano. Dopo poche curve dall’uscita dei box, Perez ha provato a passare Maldonado all’esterno, ma l’eccessivo scivolamento della vettura inglese ha fatto sì che i due si toccassero, rovinando la gara di entrambi.
Per Maldonado solo una gomma forata. Per Perez invece rottura della sospensione posteriore sinistra e tutto finito dopo nemmeno un terzo di gara, quando si trovava in una posizione più che buona. Per questo incidente, i due protagonisti della collisione saranno sentiti dai commissari di gara appena terminato il GP.
Dopo essersi fermato al 17° giro per montare le Hard, Kobayashi compie un secondo stint lunghissimo e si riferma al 38° giro, mentre si trova in quinta posizione. Brillantemente in 5° posizione. Per completare il disastroso fine settimana del team di Hinwil mancava la ciliegina sulla torta. Il samurai si tramuta in un abile cecchino-giocatore di bowling e travolge, arrivando lungo alla piazzola di sosta del pit stop, ben quattro dei suoi meccanici, già appostati per l’operazione di cambio gomme. Per fortuna solo uno ferito, in modo lieve.
Tempo perso: una vita e mezza. Al rientro in pista è dodicesimo, staccatissimo da chi lo precede, ovvero Button, Senna e Hulkenberg. Solo grazie ad un errore nelle ultime curve del tedesco, in lotta con il nipote di Ayrton, ha fatto guadagnare un’inutile posizione in classifica finale a Kamui, dal quale ci si aspettava onestamente di più, dopo l’altrettanto disastroso GP-autoscontro di Valencia.
Prossimo appuntamento in Germania, nel quale, la Sauber sarà chiamata ad un immediato riscatto. Perché in questo modo le occasioni perse per far buoni risultati iniziano ad essere un numero davvero troppo consistente.