Silverstone: Red Bull sugli scudi. Webber vince, terzo Vettel
La Pole Position gli era scappata per pochi millesimi, ma la gara di Silverstone è sua. Webber vince il Gran Premio di Gran Bretagna e si porta in seconda posizione nella Classifica Piloti (116 punti).
Alonso, che aveva dominato quasi tutto il GP, finisce secondo sotto la bandiera a scacchi ma mantiene la leadership della graduatoria generale (129 punti). Vettel si deve accontentare del gradino più basso del podio ed è terzo anche in Campionato con i suoi 100 punti. Silverstone ci ha detto che la Ferrari è in grande crescita, ma la vettura di riferimento è ancora la Red Bull. In netto calo invece McLaren e Mercedes, con una Lotus che si conferma abbastanza consistente, soprattutto nelle fasi finali dei GP, con monoposto più leggere.
Ma torniamo al vincitore di Silverstone: Mark Webber. L’australiano rompe le uova nel paniere alla Ferrari, che sentiva la gara ormai in pugno. Ma forse le rompe anche un po’ a casa sua, dove avrebbero magari preferito una vittoria del bi-Campione del Mondo. Vettel infatti si attarda ancora un po’ in Classifica, alle spalle del suo compagno di squadra e del suo principale rivale: Alonso. Forse lo stesso Seb era ormai concentrato su una sfida a due con l’asturiano della Ferrari. E invece si ritrova, ancora una volta, a dover duellare anche con il suo team mate.
Mark partiva dalla prima fila, accanto a Fernando. Lo spagnolo lo chiude un po’ in partenza, poi schizza via. Mark, solitamente non un fulmine di guerra allo start, riesce comunque a mantenere la seconda posizione. Mentre Vettel, che scattava dal quarto stallo, perde subito due posizioni, ma ne riguadagna immediatamente una a discapito della Lotus di Raikkonen. Ma c’è una differenza sostanziale fra le strategie della Ferrari di Alonso e le due RB8 di Webber e Vettel. Nando parte infatti con le gomme hard, mentre i due alfieri RB (come un po’ tutti gli altri big driver) montano le soft. Questa scelta ha consentito alla Ferrari di condurre gran parte del GP. Ma la Red Bull comincia subito a rimescolare le carte. Mentre in testa Alonso e Webber, nonostante le mescole diverse, girano su tempi simili, Vettel (5°) non riesce a superare Massa, causa anche il tappo di Schumacher. Così Seb decide di rientrare ai box per montare le gomme hard. Sarà una mossa vincente perchè gli consentirà di passare Massa, subito dopo il primo pit del brasiliano.
A metà gara la situazione sembra stabile. Alonso conduce, Webber è dietro a circa 5 secondi; Vettel a circa 8. Tutti sono su gomme hard. Ma il vento sta cambiando. I due tori fanno il loro ultimo pit stop al 32# e 33# giro, montando le hard per finire la gara. Guadagnano su Alonso, che spreme fino alla fine il suo secondo treno di hard in vista del suo secondo e ultimo pit, che arriva dopo poco. Lo spagnolo monta quindi le soft e cerca di involarsi verso il traguardo. Ma le Red Bull non mollano e si avvicinano. A 6 giri dalla fine Webber lo raggiunge e poche curve più tardi lo passa. Alonso non è in grado di rispondere, anzi. Anche Vettel si fa minaccioso, ma alla fine il tedesco chiuderà terzo alle spalle del compagno di squadra e del ferrarista. In conclusione di questo importante giro di boa del Campionato, tutti hanno chiare quali siano le forze in campo al momento. Red Bull e Ferrari sono quasi alla pari, con un leggero vantaggio degli anglo-austriaci, che dovranno però gestire la concorrenza interna fra Webber e Vettel. Dalla sponda Ferrari i sostenitori del Cavallino si godono la permanenza di Alonso in testa alla Classifica Piloti e il salto in avanti della Scuderia nel Costruttori.