Maria De Villota operata in seguito a frattura cranica
Il 3 luglio sarà una giornata che Maria De Villota non dimenticherà mai. Doveva essere la giornata del debutto come test driver ufficiale della Marussia e avrebbe avuto modo di fare degli aerotest in vista del GP d’Inghilterra, dove la squadra aveva previsto di portare un sostanziale upgrade.
La felicità per l’opportunità è durata veramente poco. Giusto il tempo di uscire dal tendone adibito a garage, fare un “giro” di installazione e tornare al pit. Proprio nella fase di avvicinamento al garage, qualcosa è andato storto. La MR01 ha fatto uno scatto in avanti, andando ad impattare contro il camion con cui si era portata la macchina fino al Duxford Airfield.
L’impatto, seppur a bassa velocità, è stato disastroso. Ha letteralmente fatto sponda con il camion e la situazione è subito apparsa drammatica, tanto che Maria ha perso conoscenza per circa quindici minuti. Un’ora è servita alle squadre dei soccoritori per tirare fuori la ragazza dalla monoposto e prestarle le prime cure, prima di trasferirla all’Addenbrookes Hospital di Cambridge, dove è tutt’ora ricoverata.
Nonostante siano passate parecchie ore dal ricovero in ospedale, nessun bollettino medico ufficiale è stato rilasciato. Dopo alcune informazioni piuttosto confuse, il team Marussia F1 ha rilasciato un comunicato che diceva: “Maria è cosciente, ma la valutazione da parte dei medici è ancora in corso. La squadra aspetterà il completamento degli accertamenti prima di rilasciare ulteriori commenti”.
Apparentemente fuori pericolo, dunque. Tuttavia, come è stato annunciato in serata, dovremmo aspettare le prossime 48 ore per vedere l’eventuale evoluzione delle lesioni. Sarà fondamentale avere il parere dei medici, specialmente adesso che Maria è stata operata a seguito di una frattura cranica. Successivamente, passerà la notte in terapia intensiva. Lo ha confermato il Presidente della Federación Española de Automovilismo, Carlos Gracia. Probabile che nelle ore successive all’operazione, verrà finalmente emesso il primo bollettino medico, nonostante la prognosi resti – al momento – riservata.