Sauber, obiettivi e speranze per il GP d’Europa
La Sauber si avvia a disputare il weekend del GP d’Europa, nella Comunidad Valenciana, con il morale alle stelle. Il team svizzero è infatti reduce da un podio, il secondo stagionale, di Sergio Perez e dall’ennesima gara a punti di un Kobayashi frenato nel suo passo gara da un traffico eccessivo durante le fasi salienti della corsa canadese.
Dal 22 al 24 giugno quindi, Checo Perez e Kobayashi tenteranno di replicare gli ultimi risultati per continuare a vivere la realtà di un inizio stagione inaspettato quanto esaltante per una scuderia che, nel 2011, era parsa in palese difficoltà tecnica. Quest’anno invece, Sauber ha persino ispirato – in qualche dettaglio del retrotreno – il genio di Newey, il quale non ha certo esitato a riproporre sulle Red Bull soluzioni dall’ottimo rendimento sulle vetture di Hinwil.
Ecco cosa si aspettano gli alfieri del team svizzero dall’ottavo appuntamento del Mondiale 2012:
Kobayashi: “A Valencia fa solitamente un gran caldo. Perciò sarà molto difficile comprendere il comportamento della vettura in quelle condizioni. Avremo bisogno di concentrarci sul setting il venerdì per trovare un buon compromesso tra prestazione pura per la qualifica e il ritmo in gara. Sarà fondamentale la strategia per la domenica, in un circuito che necessita di un alto carico aerodinamico e che – come Montecarlo – non favorisce certo i sorpassi, anche se non sono certo impossibili. Valencia è inoltre una bella città, nella quale potrei anche passare le mie vacanze, ma sono qui per ottenere un grande risultato. Mi concentrerò sulla qualifica per poi fare benissimo in gara”.
Perez: “Ho ottenuto un bel risultato a Montreal e qui voglio fare anche meglio. Qui l’atmosfera è speciale, con i fans molto calorosi. Aspetto che mi piace molto. Non ho bei ricordi dell’anno scorso: ero appena rientrato dopo l’incidente di Monaco e devo ammettere che affrettai troppo il rientro alle corse, non mi sentivo affatto bene. Il circuito presenta lunghi rettilinei e frenate in curva molto brusche. Poco male, dovremmo aver imparato dal GP di Montreal, un altro tracciato cittadino, come approcciare il layout valenciano. Vogliamo continuare a far bene”.