Se il mondo della F1 tira la volata a Schumi…
La pole di Montecarlo di Michael Schumacher non è passata inosservata; un giro secco che ha stupito ed entusiasmato.
Per molti si è trattato di un viaggio nel tempo, d’altronde ha fatto un certo effetto rivedere il Kaiser prendersi di nuovo la scena con autorevolezza, talento, cattiveria.
Il risveglio del Leone; due anni e passa a vivacchiare tra errori, orrori, buone prestazioni e gare anonime. Mai un podio nella sua carriera bis. Ma con l’impressione, forte, che quest’anno qualcosa sia cambiato. E la sessantanovesima pole in carriera è stata la testimonianza più concreta.
Michael sembra trovarsi pienamente a suo agio con la Mercedes W03, non soffre con le gomme anteriori, riesce per quanto possibile a imporre il suo stile di guida alla monoposto.
Ed è bastato un giro perfetto per far riscoppiare forte una sorta di “febbre Schumacher”. Sembra infatti che intorno alla Mercedes Gp numero sette ci sia aria di volata. A tirargliela è l’intero Circus: addetti ai lavori, stampa, tifosi e avversari.
Gli stessi bookmakers hanno dimezzato la quota vittoria di Schumacher rispetto ai precedendi Gran Premi. Prima un suo successo era dato sempre a 20, adesso naviga intorno al 10.
Gli appassionati sono pronti a puntare i famosi “due euro” sul kaiser, gli addetti ai lavori lo guardano con un occhio di riguardo. La stampa lo aspetta, lo cerca, lo esalta. Perchè a questa F1 uno Schumache in forma non potrebbe che fare bene, sarebbe la famigerata ciliegina sulla torta. Con buona pace del buon Rosberg pronto a fargli lo sgambetto sul più bello.
Essì perchè Nico dopotutto continua a bastonare il compagno eppure vive nell’ombra mediatica del più blasonato collega. Snobbato, non considerato. Per il popolo della F1 è arrivato il turno del Weiltmeister per eccellenza.
E Schumi, che a Montreal è il dominatore incontrastato con il record di sette successi in carriera (sei con la Ferrari e uno con la Benetton), non si nasconde più. Un campione così, poi, non parla mai per caso.
La vettura (a suo dire) è competitiva e lui si sente in gran forma: “Qui in Canada andiamo forte davvero, ci siamo anche noi, non badate ai tempi delle libere. Questo è un circuito che adoro, eccitante, e punto alla vittoria”.
Vai irriducibile crucco, suonala questa novantaduesima! Non per i tifosi nè per la tua squadra ma per la Storia delle corse che ti aspetta lì sorniona e tranquilla ma sa benissimo che prima o poi andrai a riscriverla…