Fondo Red Bull, l’opinione di Webber e Vettel
Com’era immaginabile, le domande rivolte ai piloti Red Bull in questo giovedì pre-gara si sono concentrate sul verdetto che la scorsa settimana ha vietato il fondo utilizzato sulla RB8 negli ultimi tre GP .
Mark Webber, presente alla conferenza stampa FIA, ha messo i puntini sulle i, chiarendo senza mezzi termini qual è il suo pensiero a chi lo accusa di aver vinto con una vettura irregolare: “Non mi dà fastidio essere insultato o criticato per come guido, ma non accetto discussioni sul fatto che la macchina fosse illegale. Mi fanno imbestialire, a dire il vero”. L’australiano difende quindi la sua squadra, sottolineando il fatto che alla Red Bull era stato dato il permesso di utilizzare quel fondo, e che pertanto non hanno infranto alcuna regola: “La macchina ha passato ogni singolo scrutinio dopo la gara. Tutte le squadre che erano contrarie al fondo non hanno fatto alcuna protesta dopo Monaco, la macchina ha passato il test in Bahrain e a Montecarlo, poi c’è stato un chiarimento, ed è cambiata la regola. Avevamo una macchina legale per quelle che erano le regole all’inizio della stagione. La norma è cambiata e ora ci correremo sopra”. Se si vuole biasimare qualcuno, insomma, per Mark bisogna andare lontani da Milton Keynes.
Webber dichiara inoltre: “Non mi crederete, ma gli aggiornamenti che avevamo in programma per Valencia prevedevano comunque un fondo senza buchi, a prescindere dal verdetto”. Dichiarazioni che fanno eco a quelle di Helmut Marko – anche se l’austriaco aveva detto che il fondo bucherellato sarebbe stato accantonato già in Canada.
Polemiche a parte, Webber non è preoccupato dall’influenza del divieto sulle prestazioni della RB8: “Credo che non mi accorgerò neanche che il fondo sia cambiato. Dal punto di vista della guida siamo molto ottimisti sul fatto che non ci saranno differenze”.
Dichiarazioni simili – anche se con toni più pacati – arrivano da Sebastian Vettel, che non nasconde un certo disappunto nei confronti della FIA: “È un peccato che ora ci sia una decisione, ora un’altra. Credo sia molto difficile capire cosa succeda. Ma così è”.
Come il compagno di squadra, comunque, Seb è tranquillo riguardo alle potenzialità Red Bull di esprimersi al meglio, divieto o meno: “Non credo che un cambio di fondo avrà un grosso impatto su cosa faremo in pista. Penso che la pressione degli pneumatici sarà un fattore più importante”. Il Campione del Mondo in carica ritiene che sia riduttivo attribuire il merito delle vittorie ottenute in Bahrain e a Monaco al solo fondo: “Non c’era solo quello. Abbiamo provato molte cose, di cui alcune hanno funzionato ed altre no. Ma c’è molto di più dietro ai nostri risultati“.