Maranello cerca la conferma, Alonso ci crede

Il Mondiale è apertissimo e nessuno, supposizioni a parte, può godere davvero dei favori dei pronostici. Niente è scontato e quando il semaforo diventerà verde nel venerdì mattina canadese l’attenzione del circus sarà puntata a 360° su tutte le squadre. Nonostante questo, è inutile nascondersi: un occhio di riguardo andrà sicuramente alla Ferrari, che a Montréal porterà il secondo step evolutivo che dovrebbe aiutarla nella rimonta prestazionale di cui ha bisogno. Nel pacchetto, anche un possibile ritorno ai famigerati scarichi originari poi accantonati.

Sperduta nelle prime fasi della stagione, con un Campionato che sembrava già irrimediabilmente compromesso, la Rossa ha risposto “presente!” al primo importante appello al ritorno in Europa, con le migliorie portate a Barcellona che hanno reso possibili i due podi consecutivi di Fernando Alonso e il miglior piazzamento stagionale di Felipe Massa. Adesso è già arrivato il momento del secondo esame, probabilmente ancora più importante. In primo luogo perché più ci si addentra nella stagione, meno tempo si ha per recuperare e anche un solo scivolone nella gara dello sviluppo può costare caro. In secondo luogo perché due soli GP, seppur positivi, sono troppo pochi per sapere davvero quanto sia migliorata la F2012. Come ricordano direttamente da Maranello, in Spagna molte squadre non sono riuscite ad esprimere al massimo il loro potenziale, mentre quella di Montecarlo è una gara atipica, che non sempre dà indicazioni sui reali valori in campo. Montréal dovrà dunque confermare quelle che fino ad ora possiamo solo definire buone impressioni.

Come prima di Barcellona, Fernando Alonso si mostra ottimista, ma ora sembra ancora più convinto dei risultati che la Rossa può portare a casa: “In questo fine settimana speriamo di vedere una Ferrari competitiva: sarà molto importante per noi, non solo per questa gara, ma anche per il resto della stagione. É difficile fare anticipazioni in una stagione così imprevedibile, con sei gare piene di alti e bassi. Tuttavia, non vedo alcun motivo per cui la Ferrari non dovrebbe essere competitiva in ​​Canada, capace di lottare per le prime posizioni”. Il tracciato canadese metterà a dura prova quelli che per ora sono stati i due grossi punti deboli della F2012: trazione e velocità di punta. “Penso che dall’inizio della stagione abbiamo migliorato la vettura in queste due aree e il Canada sarà un buon test in questo senso”.

Guai però a montarsi la testa e ad immaginare già l’inno italiano risuonare sul podio: Vincere gare non è facile, e neanche finire sul podio lo è, ma la cosa importante è fare punti e riuscire ad essere costanti”. Costanza, punti e buoni piazzamenti sono ancora le parole chiave e devono essere l’obiettivo della Ferrari, che non può certo sedersi sugli allori solo perché l’asturiano è in testa alla Classifica: “Guidare il campionato è solo l’inizio, è un punto di partenza, perché l’obiettivo finale è essere in testa al campionato dopo l’ultima gara in Brasile nel mese di novembre. È un campionato lungo e i punti guadagnati nelle prime sei gare ci hanno permesso di essere in testa, ma siamo ben consapevoli di dover migliorare. Abbiamo bisogno di rendere la vettura più veloce, lavorando sodo, senza commettere errori e cercando quella costanza così difficile da trovare in questo campionato”.

Per sapere come andrà a finire bisogna attendere ancora qualche giorno, anche se i tifosi sono in trepidante attesa. Per ora l’unica cosa che possono fare è pazientare e, nel mentre, tenere presente una cosa: Fernando Alonso è più fiducioso che mai.

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