Marko è tranquillo: “Il verdetto non ci danneggia”
Dopo le dichiarazioni contrariate di Chris Horner in seguito alla decisione FIA sul fondo Red Bull, da Milton Keynes oggi gettano acqua sul fuoco. A farlo ci pensa Helmut Marko, uno che di solito sulle fiamme butta benzina.
Questo, infatti, è il commento del consulente per il motorsport Red Bull: “Non avevamo in programma di utilizzare quel fondo a Montreal, in ogni caso. Avevamo preparato una configurazione diversa, con un fondo piatto. Quindi non c’è bisogno di modificare la macchina per il Canada. Questa decisione non danneggia la nostra preparazione della gara“. L’austriaco tiene inoltre a sottolineare il fatto che quello della FIA non è un vero e proprio verdetto contro la sua squadra, ma un chiarimento valido per tutte le scuderie: “Questo riguarda anche altri team, non solo la Red Bull Racing”.
Il fondo ormai ritenuto irregolare aveva fatto il suo debutto in Bahrain e da allora – complice la strana burocrazia FIA – i Campioni del Mondo in carica non se n’erano più staccati, decidendo di usarlo anche in Spagna e a Monaco, per un totale di tre gare in cui hanno ottenuto due vittorie. Quindi ci è difficile credere che proprio ora volessero accantonarlo. Considerando i dubbi del resto del paddock sulla legalità del fondo bucherellato, gli angloaustriaci non si saranno voluti far sorprendere a mani vuote ed erano quindi già corsi ai ripari preparando un’alternativa, ma il disappunto del Team Principal Horner fa pensare che il divieto FIA qualche piano l’abbia intralciato.
Marko però ostenta noncuranza e minimizza tutta la faccenda. Non perché gli manchi il gusto della polemica, quanto probabilmente per desiderio di mandare un messaggio ai rivali: incassato il verdetto, la Red Bull non arriverà in Canada leccandosi le ferite. Sarà pronta a raccogliere ciò che la RB8 le permetterà, con o senza buchi sul fondo.