Red Bull rules! A Monaco un bottino “ricchissimo”
Strategie opposte, umori diversi per i due alfieri di casa Red Bull, ma alla fine i tori volanti, ora appaiati in graduatoria a 73 punti, tornano dal Principato di Monaco con quello che forse era il più ricco bottino possibile. Unica nota stonata, a parte le scelte sbagliate fatte dal team nel set up della RB8 di Vettel durante le Qualifiche: aver perso la testa nella Classifica Piloti. Webber parte dalla Pole (scippata a Shumacher per via della penalizzazione per l’incidente con Senna allo scorso GP) e va a vincere il più blasonato dei Gran Premi; Vettel parte 9° e chiude con un brillante 4° posto, grazie ad un strategia intelligente.
In partenza si temeva il patatràc, che in fondo non è stato di proporzione “Destruction Derby”, ma c’è stato. Protagonista il francese della Lotus, Gorsjean. Vettel ne approfitta e guadagna subito 3 posizioni: da 9° a 6° in un batter d’occhio. Sul Campione del Mondo in carica si concentrano le attenzioni di tutti, mentre la gara si dipana seguendo una sceneggiatura un po’ più noiosetta del solito. Mentre si paventa una pioggia che non arriva, e le posizioni si cristallizzano. Webber è sempre in testa, dietro di lui Rosberg, Hamilton, Alonso, Massa e appunto Vettel. Ma Seb ha qualcosa di diverso: le gomme. Il tedesco della RB è infatti l’unico della top ten ad essere partito con gomme Soft Gialle, mentre tutti glia altri sono sulle Pirelli Super Soft, quelle con scritta rossa per intenderci. Devono farlo per regolamento, mantenendo la stessa mescola utilizzata in Q3. Vettel invece, come detto, ha avuto delle Qualifiche travagliate e, alla fine, sabato ha deciso di non effettuare alcun tentativo nell’ultima sessione di Qualifica, risparmiando un set di gomme e avendo inoltre la facoltà di scegliere la mescola con cui affrontare la partenza del GP.
A questo punto tutta l’attenzione è proprio su Vettel, che può allungare il primo stint rispetto a tutti gli altri. Tra lui e il leader della corsa, il compagno Webber, ci sono solo 4,2 secondi dopo una quindicina di giri. Tutti i primi dieci piloti sono racchiusi in soli 8,5 secondi. Nella prestazione sul giro tra soft e supersoft ci dovrebbe essere poco più di un secondo, ma Vettel non mostra di soffrire rispetto agli altri, guadagnando vistosamente su Massa, che lo precede. Al 27# giro Vettel è a soli 3,5 secondi da Massa. Al 28# giro inizia il waltzer dei pit stop con Rosberg, imitato il giro successivo da Webber. Via via tutti gli altri entrano e montano le soft gialle. Vettel, che non ha ancora bisogno di cambiare i propri pneumatici si ritrova ovviamente in testa. Ed è qui che ci si aspetta la svolta della gara. Al 31# giro il bi-Campione dle Mondo fa da battistrada e comincia a spingere in maniera impressionante. Webber è secondo a 11,6 secondi, ma il distacco aumenta. Adesso montano tutti gomme soft. Ma quelle di Vettel hanno 30 giri sul groppone, eppure Seb riesce a fare tempi nettamente migliori di tutti gli altri, che hanno soft nuove nuove.
Il tedesco ci mette chiaramente del suo, ma il profondo divario è dovuto anche alla difficoltà che tutti trovano nel far andare in temperatura le soft, in una pista come Montecarlo. Mentre Vettel ha ormai coperture più che rodate. Torna lo spauracchio della pioggia: tutti l’avevano aspettata, sperando di poter mettere i Cinturato verdi subito dopo le Super Soft rosse, risparmiando così un PIT. Ma nessuno ha potuto aspettare così’ a lungo, le super soft erano ormai all’osso. Attesa che invece ha potuto prolungare l’impavido Vettel. Se gli fosse riuscita anche questa avrebbe vinto il GP. Come detto rimane fuori sulle soft gialle, in testa e con un bel vantaggio sugli altri. Al 38# giro ha già 16,2 secondi su Webber, poi si porta a 17,2. La pioggia tuttavia non arriva. Al 42# giro è costretto ad andare in PIT: mette le supersoft, con una strategia quindi diametralmente opposta a quella di tutti gli altri e di Webber in primis. Il giochetto comunque gli riesce, perchè rientra in 5a posizione, scavalcando anche Hamilton. Quindi oltre alle 3 posizioni guadagnate in partenza, Vettel ne guadagna altre 2 grazie alla sua strategia di gara. Meglio di così!
Quando manca ormai una ventina di giri alla bandiera a scacchi Webber è sempre al comando seguito da Rosberg, Alonso, Vettel, Hamilton e Massa. Tutti in soli 5 secondi. Al 70# giro tutti in addirittura 3 secondi, mentre finalmente un po’ di pioggia arriva. Ma nessuno di loro si può permettere di fermarsi. Finiscono in volata, con Webber che diventa il sesto pilota a vincere in queste prime 6 gare del 2012, un record. Tuttavia, in questo eterogeneo gruppo di vincitori, la Red Bull è l’unica scuderia ad aver portato alla vittoria entrambe i suoi piloti. Vettel e Webber sono adesso a soli 3 punti dal leader solitario della Classifica Piloti, Alonso. Mentre la Red Bull si consolida prima nella graduatoria Costruttori. Le polemiche sul loro nuovo diffusore continueranno, ma adesso Newey a compagni si godono la vittoria del GP più nobile del Mondo. Rimane solo forse un po’ di rammarico a Vettel, che sa che la RB8, opportunamente settata in Qualifica, avrebbe potuto consentirgli di vincere. Ma la lezione di questo GP è che la monoposto, appunto, è ancora ai vertici, che i piloti di Horner non mollano e che la scuderia è sempre capace di tirare fuori strategie vincenti anche in situazioni critiche.