Perez: “Entro due anni sarò in lotta per il titolo”
“Voglio una macchina che mi dia la possibilità di vincere le gare”. Secco, diretto, Sergio Perez ha carisma da vendere: “Adesso sono concentrato sulla Sauber, non penso ad altro ma…” In quel “ma” c’è tutto il mondo di questo pilota messicano tanto talentuoso quanto ambizioso: “…il mio obiettivo è guidare per un top team e lottare per vincere le gare”.
Il desiderio, nemmeno tanto celato, è entrare da titolare in quella squadra rossa che l’ha agonisticamente cresciuto prima di “girarlo” in prestito alla Sauber per farsi le ossa.
Ma il ragazzo s’è fatto in fretta, l’exploit in Maleisa ha confermato quello che già da un po’ tutti pensavano: Sergio Perez è un talento vero, il nuovo che avanza. Un pilota su cui puntare per la bravura, non certo per il maxi sponsor (Telmex) che si porta dietro.
Non a caso Peter Sauber, che adesso teme ti perderlo anzitempo mette le mani avanti: “Perez è un talento ma deve ancora maturare…”
Il bravo team principal elvetico le prova tutte per evitare una chiamata di “mamma Ferrari” a campionato in corso. Chissà come la pensa in merito il suo pilota, che appare quasi logorato da una sfrenata voglia di emergere: “Credo che in due o tre anni sarò in lotta per il titolo”.
Una scadenza che suona come un ultimatum a se stesso. Galvanizzato dal secondo posto di Sepang Perez ha alzato l’asticella. Guarda in altro, si sente pronto per il gran salto, è una persona determinata che ha le idee fin troppo chiare:
“Senna? Sono orgoglioso che qualcuno mi ha paragonato a un campione come lui. Ma ho tanto da fare in carriera per essere degno di questo paragone”. Il problema è che Sergiolino quel “tanto da fare per” si è messo in testa di realizzarlo quanto prima. Beata gioventù..