Lotus, il telaio E20-01 è da riparare

Romain Grosjean ha concluso il suo GP della Malesia nella ghiaia di Sepang, lo scorso fine settimana. Non prima d’aver dato una botta al posteriore al sette volte campione del mondo, Michael Schumacher. Per questo motivo, il telaio numero uno che era stato assegnato al pilota francese, è tornato ad Enstone per una serie di test per verificarne ancora l’efficacia.

Paul Seaby, Team Race Manager, ha raccontato tramite il sito ufficiale del team come le operazioni siano lunghe e complesse e lasceranno quel telaio lontano dalla pista per oltre un mese: “Il telaio và adesso al centro Ricerca & Sviluppo, oltre a passare un test aerodinamico in America. Il telaio in questione è l’E20-01. Inizialmente non erano previsti questi test, ma visti i fatti della Malesia e i danni subiti, è giusto portarlo indietro per le riparazioni e fare tutto quello che è necessario per rimetterlo in pista”.

Probabilmente l’E20-01 tornerà ad essere a disposizione solamente per il Gran Premio di Spagna, a metà maggio. Nel frattempo, Grosjean potrà correre con il chassis E20-04. E anche se la pausa di tre settimane tra la seconda e la terza gara in campionato può apparire come un tempo molto lungo per lavorare, Seaby ci spiega che non è così e aggiunge: “E’ un lavoro piuttosto lungo, anche perché dopo i problemi avuti durante i test pre-stagione, questa sarà la prima volta che il team di ricerca e sviluppo avrà modo di mettere le mani sul telaio e lavorare anche sul setup. Siamo difuciosi perché abbiamo già qualche solida idea di come migliorare. La vettura è arrivata in fabbrica mercoledì e starà sulla piattaforma fino a lunedì. A conti fatti, avremo solo nove giorni per poterci lavorare prima di mandarla presso una struttura del North Carolina, in USA. Lì usiamo una galleria del vento che ci permette di replicare il flusso d’aria e vedere come si comporta. E’ molto utile, perché è una galleria tarata per modelli al 60% e ci consente anche di paragonare i nostri dati al CFD. E’ una buona occasione per provare gli aggiornamenti che porteremo sulla macchina”.

Il regolamento consente ai team di fare quattro giorni di aerotest in pista, per un chilometraggio limitato a 100 Km al giorno, che possono comunque essere scambiati con dei test in galleria del vento. Ed è proprio la scelta fatta dal team Lotus: “Lo abbiamo fatto già l’anno scorso e abbiamo avuto un beneficio significativo. Con così pochi giorni di test, il tempo per sviluppare le risorse diventa prezioso. Tra l’altro abbiamo lasciato anche molto materiale in America e il nostro software è compatibile con quello della struttura: questo ci consente di arrivare e renderci operativi immediatamente”.

Messa da parte la questione tecnica, Grosjean ha un po’ deluso le aspettative in queste due prime gare dalla stagione. In qualifica ha sempre mostrato la giusta velocità, ma completare 5 giri in ben due gare, non è quello che si aspetta da un pilota promettente come lui.

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