Ferrari, Alonso non demorde. A Melbourne è quinto
La Ferrari termina il primo weekend della stagione meglio di come lo aveva iniziato, che è una tanto che il suo alfiere Alonso scrive su Twitter che vede il “bicchiere mezzo pieno”. Un quinto posto per lo spagnolo, un ritiro per Massa. Si poteva fare forse meglio, considerando che la Safety Car è uscita proprio nel momento peggiore per il ferrarista, che ha così perso la posizione nei confronti di Webber.
“Abbiamo limitato i danni”, sostiene Alonso. “Dopo un fine settimana difficile, raccogliere dieci punti e finire dopo McLaren e Red Bull, può essere considerata una buona notizie. Ovviamente ora dobbiamo crescere in fretta, perché abbiamo ancora un secondo di distacco dalla pole in qualifica. La differenza è che ci sono più di dieci macchine racchiuse in un secondo e migliorare anche solo di 2-3 decimi, ci farebbe fare un passo in avanti in classifica”.
Finire dietro a McLaren e Red Bull è una magra consolazione, considerando anche una Mercedes che fa autogol con le gomme e una Lotus ancora non al 100% della forma. Il punto debole della F2012 sembra essere sempre quello dell’aerodinamica che, come netta conseguenza, incide in parte sul fattore degrado degli pneumatici.
La Rossa qui a Melbourne ha corso con una soluzione degli scarichi approssimativa, ben diversa da quella pensata in fase di progettazione che ha dato grossi problemi di surriscaldamento con le gomme. E in Malesia la situazione non potrà che peggiorare: caldo umido, pista vera. Il calvario a Maranello sembra essere solo ancora all’inizio.
E il tutto viene enfatizzato dalle scarse prestazioni di Felipe Massa. Nulla sembra cambiato rispetto allo scorso anno. Mentre Alonso si sbraccia e tiene giù il gas anche con una vettura mediocre, Massa subisce e si perde in mezzo al gruppo al primo sentore di problemi, chiaro segno che manca anche di fiducia nel mezzo che governa. “Peggio di così non poteva andare”, ha commentato subito dopo la gara il brasiliano. “Il guaio è che non sono riuscito a trovare un buon bilanciamento per tutto il fine settimana, quindi la vettura mi scivolava troppo, usurando troppo gli pneumatici. Una cosa simile non mi era mai capitata durante i test invernali, dobbiamo analizzare questa cosa perché proprio non riuscivo a guidare”.
La gara di Felipe si è conclusa con un ritiro, dopo un incidente con Bruno Senna che tentava di sorpassarlo all’esterno alla curva Hellas. E Felipe ha anche minimizzato la cosa: “Un incidente di gara, è normale quando ci si gioca la posizione”.
In una situazione così, Domenicali chiede comprensione per il brasiliano e aggiunge: “In questa fase, bisogna essergli vicino, perché è chiaro che è sotto pressione e quando le persone si trovano in quelle condizioni, bisogna cercare di risollevare la pressione per essere libere di esprimersi al massimo. Ho chiesto ai suoi tecnici di stargli accanto e di analizzare i dati della vettura per fare in modo che possa essere aiutato a risolvere i suoi problemi e ad essere più tranquillo”.