Caterham CT-01: l’unica grande tra le piccole
Non è così difficile capire quando si è lavorato bene rispetto alla concorrenza e quando no, e la Caterham quest’anno ha dato davvero l’impressione di averci messo l’anima per portare in pista una buona monoposto. Certo, stiamo sempre parlando di un team di secondo piano (se non di terzo addirittura…ma vedremo), ma è indiscutibile che rispetto ai diretti rivali, ossia Hrt e Marussia, il “coccodrillo” sia lontano anni luce.
Non solo sono stati i primi assoluti a togliere i veli alla monoposto 2012, contrariamente a Marussia e Hrt, sempre tristemente ultime anche nelle presentazioni, ma hanno anche lavorato moltissimo in pista, facendo segnare tempi ben al di sopra delle aspettative. Guai a prendere “al numero” il cronometro dei test, ma stando alle analisi dei tecnici, la CT-01 ha dato l’impressione di essere molto più vicina dello scorso anno ai team che solitamente occupano la Q2, cioè Williams e Force India. Sarebbe, infatti, già un grandissimo passo avanti riuscire a giocarsi l’accesso alla seconda parte delle qualifiche, senza dare ogni volta per scontato il verdetto finale. Se poi arrivasse di tanto in tanto qualche punticino sarebbe ancora meglio.
La monoposto è decisamente migliorata in questi anni, soprattutto dal punto di vista aerodinamico. Le linee grezze e goffe dell’allora Lotus T127 di tre anni fa, hanno pian piano lasciato il posto ad un’aerodinamica più pulita ed efficiente, soprattutto al retrotreno. Le migliorie in tal senso sono sicuramente dovute al “pacchetto Renault/Red Bull”, che rispettivamente forniscono alla Caterham il motore, il kers e il cambio; ed è un bel passo in avanti, in quanto si nota ad occhio nudo la pulizia estrema del retrotreno, davvero molto simile a quello della Red Bull degli scorsi anni. Il resto della vettura è semplice, senza fronzoli, con un’aerodinamica filante ma non per questo superficiale.
Appiedato Trulli alla vigilia, Heikki Kovalainen svolgerà indiscutibilmente il ruolo di prima guida. Il finlandese si è dimostrato abbastanza ottimista riguardo al feeling con la nuova vettura: “Abbiamo trovato una buona strada per la messa a punto della vettura” – ha dichiarato il finnico al termine del suo ultimo giorno di test (il terzo a Barcellona) – “Mi ha dato una buona fiducia sull’equilibrio della vettura, cosa che volevamo prima di andare a Melbourne.”
Ottimista anche Vitaly Petrov, tornato in zona Cesarini al volante di una F1 grazie ai suoi sponsor: “I tempi sul giro sono scesi, la messa a punto è migliorata e tutto sta andando realmente bene. Nell’ultimo pomeriggio abbiamo provato una simulazione di corsa e tutto andava secondo i progetti. I livelli di degrado delle gomme erano accettabili e non abbiamo avuto alcun problema tecnico; kers, motore, cambio, tutto ok! Abbiamo certamente ancora da lavorare come tutti gli altri, ma penso che abbiamo fatto del nostro meglio per Melbourne.”
A prova delle dichiarazioni soddisfatte dei due piloti ci sono anche le parole del chief technical officer Mike Gascoyne: “Direi che possiamo essere soddisfatti dei risultati raggiunti relativamente all’affidabilità e alle prestazioni. La macchina non ha avuto alcun problema in entrambe le settimane e ci siamo potuti concentrare sulle prestazioni. Sembra che siamo molto vicini ai team di metà classifica e, anche se sappiamo che i tempi dei test non sono così indicativi, basta guardare dove siamo ora rispetto all’anno scorso; l’obiettivo per l’Australia è conservare l’affidabilità che abbiamo visto qui nei test. Entrambi i piloti mirano a lottare con i piloti di uno o due team che l’anno scorso erano fuori dalla nostra portata.”
Non poteva che essere entusiasta il team principal malese Tony Fernandes, sicuro anche lui che la Caterham quest’anno lotterà con le monoposto di centro classifica.