Gomme 2013, la Pirelli vuole presto una monoposto 2010
I tempi stringono e la Pirelli vuole chiudere al più presto l’accordo grazie al quale potranno usufruire di una monoposto utile ai test e agli sviluppi dei loro prossimi pneumatici da Formula 1. Da tempo il Direttore Motorsport del gommista milanese, Paul Hembery si è fatto portavoce delle esigenze della factory milanese, al fine di raggiungere un accordo con un qualsiasi team di Formula 1, per acquistare una monoposto del 2010, così da rimpiazzare la Toyota 2009, finora utilizzata per lo sviluppo delle gomme made in Italy (anzi in Turchia).
Tuttavia la richiesta di Pirelli ha suscitato non pochi malumori fra i team. Nessuno vuole che qualcuno possa raggiungere un accordo con Pirelli, fornendo loro la propria monoposto, ancorchè vecchia di due anni, e avendone un eventuale vantaggio. Ma Hembery ha giustamente ribattuto che un accordo dovrà comunque essere trovato, nella speranza di chiudere a breve questa faccenda.
Dalla fine dello scorso anno la Pirelli si trova infatti senza una monoposto da F1, perchè la Toyota 2009 modificata, utilizzata fino ad allora, era ormai troppo obsoleta rispetto alle specifiche tecniche delle vetture attuali, per poter fornire dei dati attendibili ai tecnici della divisione F1 del fornitore italiano. I team non hanno ancora raggiunto alcun accordo, ma Hembery spera che il nodo venga presto sciolto. Una delle opzioni di Pirelli è quella di fare un’offerta alle squadre, per acquistare uno chassis del 2010 ad un prezzo ragionevole, e poi scegliere l’offerta migliore. Lo stesso Hembery ha ribadito che la Pirelli ha solo bisogno di poter proseguire il proprio lavoro al meglio, senza alcuna intenzione di favorire una delle squadre. Il tempo tuttavia scorre e alla Pirelli vogliono chiudere l’accordo entro le prossime settimane, così da poter cominciare, in pista, lo sviluppo delle gomme 2013 alla fine di marzo. Lo stesso Hembery ammette che stanno vagliando già qualcosa, ma non si sbilancia:
“C’è qualcosa in progress, ma non posso ancora dirvi nulla. Non vogliamo aiutare nessun team in particolare, vogliamo solo fare il nostro lavoro. Manteniamo la nostra imparzialità, senza subire alcuna pressione da parte dei singoli team. Il tempo sta finendo, quindi se c’è un team interessato a venderci una vettura ad una buona quotazione, con supporto tecnico incluso allora siamo interessati”.