Alguersuari accusa la Toro Rosso e contatta un top team
Nel giorno in cui tutti brindano in casa Red Bull e Toro Rosso, c’è una voce stonata fuori dal coro. E’ quella di Jaime Alguersuari, rimasto senza un volante per questo 2012. Jaime ha rivelato oggi che Red Bull e Toro Rosso, prima della risoluzione del contratto, gli avevano assicurato, verbalmente, che il loro rapporto sarebbe continuato. Sicuro di questo scenario futuro, Alguersuari, a suo dire, avrebbe rifiutato importanti offerte per il 2012.
Il pilota catalano dopo il licenziamento imprevisto da parte della Toro Rosso aveva fatto buon viso a cattivo gioco, tenendo per sè i suoi pensieri. Aspettando forse il giorno adatto per avere la massima risonanza possibile. Quale miglior momento se non quello della presentazione della nuova Toro Rosso STR7? La macchina che pensava di poter guidare in questo 2012. Stesso destino era toccato al suo ex compagno di squadra, lo svizzero di origini siciliane, Sebastien Buemi. Al quale è stato dato il contentino del ruolo di tester in Red Bull. Ecco che le lamentele inizialmente esternate dall’elvetico sono subito rientrate. Alguersuari invece ha atteso e oggi ha fatto outing:
“Al GP del Brasile mi avevano detto che ero confermato. Per questo io ho rifiutato delle offerte molto buone. Il 13 dicembre Red Bull Racing mi dice invece che non faccio più parte della famiglia. Io dissi che non li avrei giudicati, nè che mi sentivo una vittima e che non era un dramma. Ma lasciatemi dire solo una cosa: mi hanno danneggiato e, inoltre, non era necessario“.
Adesso non ci sono più posti liberi in Formula 1 per Alguersuari. Ma lui non si perde d’animo ed è convinto di restare nell’orbita del Circus, sicuro di non voler fare passi indietro nel cammino della sua carriera, men che meno di pagare per correre:
“Non pagherò mai per un sedile. A gennaio ho avuto alcuni colloqui che potrebbero essere decisivi per il mio futuro con uno dei top team. Devo dire che ho ricevuto un’accoglienza molto calda. Hanno mostrato molto rispetto per me. Abbiamo avviato un percorso. Ovviamente non posso rivelare la natura delle nostre intenzioni. Dirò solamente che continuerò a dedicarmi completamente alla F1 nel 2012. Il mio dovere è di essere pronto a sfruttare le occasioni che si presentano“.
Questo uno dei passaggi più importanti delle dichiarazioni di Alguersuari. Ci sarebbe insomma un top team pronto a dargli spazio. Verosimilmente una scuderia che è in predicato di fare cambiamenti nella line-up, in caso di scarse prestazioni da parte di uno dei suoi piloti. Qualche idea?
Tornando al recente passato di Alguersuari, le possibilità per Alguersuari, se non si fosse cullato di un futuro in Toro Rosso che non c’era, si chiamavano Williams e HRT. Ma come sottolinea lo stesso Jaime, loro hanno bisogno solo di piloti che pagano. Alla HRT inoltre sarebbe stato un passo troppo indietro per gli standard dello spagnolo:
“Parlando con Luis Perez-Sala (HRT ndr) abbiamo avuto le stesse sensazioni. Il team non ha una macchina per me, oggi. E io non posso sprecare il mio patrimonio e la mia età a sviluppare una vettura, che sicuramente sarà molto indietro nella griglia. La HRT non è un’opzione per me, adesso. Non posso permettermi di essere penultimo in griglia ad ogni gara. Luis concordava con me sin dall’inizio. Credo che Pedro de La Rosa abbia capacità sufficienti a sviluppare e migliorare queste macchine. Magari questo potrebbe aprire nuove opportunità per il futuro. Sono convinto che l’HRT sarà capace di avere una monoposto competitiva in futuro“.
Come dire insomma: sviluppatevi la macchina, che semmai ripasso. Queste esternazioni di Alguersuari, oltre a gettare qualche ombra nel giorno del debutto della nuova vettura della Toro Rosso, alimentano quelle polemiche, sempre più insistenti anche tra i piloti di Formula 1, nei confronti dell’ormai consolidata abitudine di molti team che non possono permettersi di andare avanti se non ingaggiando piloti che pagano. Nei giorni scorsi era stato Massa a rendere pubblica la sua indignazione per questo malcostume.