F2012, una presentazione “senza cravatta”. Montezemolo fa sognare
Una presentazione senza cravatta, in tutti i sensi. Il lancio della nuova F2012, complice la neve che ha stravolto il programma, è stato il più austero e sobrio degli ultimi anni. C’è solo l’essenziale: l’auto al centro, non bellissima; i piloti in tuta, il Presidente Montezemolo che smette i panni da showman, abbandona gli epiteti altisonanti che avevano accompagnato le presentazioni degli ultimi anni, e manda solo un video-messaggio, da casa… e senza cravatta.
Luca Cordero di Montezemolo parla pacato, sereno, in giacca e maglione con collo dolcevita. Un discorso dal tono meno pomposo del solito, più semplice, più diretto. C’è un’atmosfera intimista nel messaggio del Presidente della Ferrari, quasi da racconto davanti al camino, in una giornata di neve. Ed è proprio da questa immagine che Montezemolo parte. Ricordando il giorno in cui nacque Enzo Ferrari. Dice che la madre del Drake ricordava che nel dì in cui diede alla luce il piccolo Enzo, c’era talmente tanta neve fuori che non fu possibile recarsi al Comune per registrarlo. Lo si fece il giorno dopo, lasciando il segno di questo imprevisto nella sua carta d’identità… per sempre.
Un imprevisto che sconvolge i piani, ma che dà inizio a una grande storia. Ed ecco che Montezemolo si augura che il battesimo, insolito e sotto tono, della nuova F2012 sia foriero di altrettanta fortuna. Una presentazione senza i 300 ospiti previsti. Mancano gli sponsor, i partner, gli investitori, manca la ressa del grande evento glamour. A causa della neve e dei disagi nei trasporti si è preferito annullare la cerimonia prevista: impossibile garantire la sicurezza per gli spostamenti dei tanti ospiti attesi. Solo una diretta web. Rimane l’essenziale. Montezemolo spende, ovviamente, parole d’incoraggiamento nei confronti dei due piloti e di tutta la Scuderia. Si augura una grande stagione da parte di Alonso, si augura un riscatto da parte di Massa, si augura di poter fornire loro l’arma giusta per tornare in alto. Loda il lavoro di Stefano Domenicali ed il rinnovamento apportato al team di tecnici: fondamentale per dare alla luce un progetto nuovo, coraggioso e di rottura col passato.
Il Presidente scende poi nel dettaglio, ammettendo che il team ha lavorato tantissimo, anche sui più piccoli dettagli: dalla strategia di gara ai pit-stop, dal motore alle gomme. Un lavoro che ora segna questa prima tappa e che, si augura, potrà ripagare degli sforzi fatti e consegnare quel premio cui tutti pensano ma che, per scaramanzia, nessuno dice. “Lo voglio io, lo vuole la squadra, lo vogliono i tifosi“, puntualizza il Numero Uno del Cavallino.
Poi l’accenno politico: “Ci auguriamo che quest’anno i regolamenti vengano interpretati correttamente da tutti“. Poche parole dietro le quali ci stanno mille supposizioni, accuse non dette, rancori mai sopiti. Ma anche qui c’è massima sobrietà ed eleganza. Infine Montezemolo trova anche il tempo per ringraziare il main sponsor con il quale si è appena prolungata la collaborazione: il Banco Santander.
La presentazione si chiude con un primo piano sul tanto vituperato nuovo musetto della Rossa, con vistoso scalino, imposto dai nuovi regolamenti. Ma lì, piccolo piccolo, c’è un tricolore che l’anno scorso campeggiava sull’ala posteriore… ma c’è! In quell’ultima inquadratura c’è tutta l’essenza di questo lancio, silenzioso, senza applausi (nè veri, nè finti). Un vernissage in tono sommesso, mentre fuori, in tutta Italia, impazza la tormenta, il freddo e la neve, la voglia di riscatto, di un nuovo inizio (non solo nelle corse), di nuovi sorrisi e vittorie. Forse proprio per questo i tifosi della Rossa, da un evento in piccolo, sono autorizzati a sognare in grande.