Hamilton in Corea: “Tornare in Pole è una grande emozione”
222 millesimi più veloce del Campione del Mondo, Sebastian Vettel: Lewis Hamilton centra la sua prima pole in stagione (la prima non-Red Bull in questo 2011) e torna davanti a tutti in Qualifica. Non succedeva dal Gp del Canada dello scorso anno. Dietro di lui Vettel e subito dopo un sempre presente Button, che condivide la seconda fila con Webber. Seguono le due Ferrari di Massa e Alonso.
“Sono molto felice e orgoglioso –ha detto Lewis commentando la sua 19esima pole in carriera– di quello che il team ha fatto nelle ultime due gare. Si tratta di uno dei primi momenti positivi che io abbia avuto in quest’ultimo periodo. Tornare in pole position è una gran sensazione. Ho avuto alcune gare difficili e domani proveremo a redimerci. La squadra ha lavorato in maniera incredibilmente dura per tutto l’anno per recuperare il gap che avevano dalla Red Bull. Nelle ultime gare Jenson è stato velocissimo e capace di competere con loro, salendo costantemente sul podio, ma non sempre davanti a Vettel. Fortunatamente dopo l’ultima gara e qui oggi, siamo altamente competitivi e speriamo che domani continueremo con queste performance. Il team ha fatto un grande cambiamento nel set-up della macchina, rispetto all’ultima gara”.
Dal canto suo Button ha accusato un ritardo di 306 millesimi dal compagno di squadra, nonostante avesse staccato il miglior parziale nel primo settore. Queste le parole di Jenson:
“Non è stata una qualifica perfetta, ma faccio i miei complimenti a Lewis. Siamo nelle condizioni di fare una buona gara domani. Non avevamo riferimenti circa il degrado delle gomme con il carico di carburante, ma guardo già alla sfida di domani. Non so come andrà la gara. Si potrebbe pensare che sarà una lotta fra noi e le Red Bull, ma in fondo le Ferrari non sono troppo lontane. Come squadra siamo delusi di non essere riusciti ad ottenere queste performance prima, durante questa stagione”.
Sintomatica quest’ultima battuta di Somerset Boy. Crediamo che sia il pensiero di tutti i sostenitori McLaren e, in fondo, anche Ferrari: la consapevolezza di aver raggiunto la maturità, nello sviluppo della propria monoposto, troppo tardi in questo 2011.