Gp Singapore: McLaren seconda forza
Alla McLaren regna la costanza e la coerenza. La scuderia di Woking, con il secondo e il quinto posto di Button e Hamilton qui a Singapore, conferma la sua costanza nell’essere superiore alla Ferrari; coerentemente con il suo recente passato poi, regala agli appassionati gare di grande sostanza e furbizia di Button, contrapposte a prestazioni parimenti immature ed esaltanti da parte di Hamilton. Somerset Boy parte a cannone e si installa alle spalle di Vettel. Da terzo a secondo. Il suo compagno di squadra partiva quarto ma si ritrova presto ottavo. Hamilton inizia la prima delle sue rimonte. Infila Shumacher e Rosberg. Poi al 13esimo giro è la volta di Massa: ed è ancora patatràc! Contatto fra il suo alettone anteriore e la ruota posteriore del brasiliano. Sostituzione del musetto, penalty con passaggio in pit lane inferto dai giudici: si scende in Purgatorio!
Il copione insomma rimane sempre lo stesso. Button non perde occasione per sciorinare le sue qualità, la sua velocità e la sua regolarità. Guida pulito e si toglie d’impiccio prima possibile. Lanciandosi poi all’inseguimento di chi sta davanti. Entusiasmante il suo recupero su Vettel sul finale. Se non fosse stato per i doppiaggi ci avrebbe davvero potuto provare a togliere il sonno al quasi-campione-del-mondo Seb. Lo stesso Jenson, in conferenza stampa, ha confermato la sua amarezza per il comportamento dei doppiati: “Ho perso moltissimo tempo negli ultimi giri. Capisco che anche loro sono consapevoli che è l’ultimo giro della gara e battagliano fra di loro, ma così non si rendono conto che danneggiano chi sta dietro e dovrebbe passare“.
Dall’altra parte c’è la gara di Hamilton. Talento puro quando c’è da inventarsi i sorpassi; testa calda quando c’è da concretizzarli in maniera pulita o da rimandarli di qualche curva. Ancora una volta l’anglo-caraibico ha rovinato la sua gara, imponendosi una rimonta che è stata comunque spettacolare… ma quanta fatica! Lewis riesce a complicarsi le gare da solo, costringendosi ad estenuanti rimonte dal fondo. Dopo il contatto con Massa ne compie in pratica due e finisce poi al quinto posto. Insomma bei numeri anche se in condizioni diverse, per Button e Hamilton. Adesso Jenson è, matematicamente, l’unico ancora in grado di infastidire Vettel per la vittoria finale. Ma al tedesco basta un solo punto per conquistare il secondo iride della sua carriera. Sarà il più giovane pilota bi-campione del Mondo.
Evidente qui l’inferiorità delle Ferrari. In questo finale di campionato le McLaren sono nettamente superiori alle Rosse. Non che sia una grandissima soddisfazione, ma vista la manifesta superiorità delle Red Bull in questo 2011, a Woking possono sorseggiare il bicchiere mezzo pieno.