LRGP: verso il nuovo simulatore, passando per Singapore
La stagione della Lotus Renault sta attraversando un importante punto di svolta in vista di una crescita futura. Dopo aver perso prima dell’inizio del mondiale Robert Kubica, a causa di un ormai arcinoto incidente di Rally, la scuderia è andata avanti senza la sua punta di diamante e con la coppia Petrov Heidfeld i quali, nonostante tutto, l’hanno spinta a quota 70 pt, cioè migliore fra le “piccole”.
L’innesto di Bruno Senna – più per budget che per meriti – al posto di Heidfeld sembra aver comunque portato vitalità alla scuderia messasi in mostra con il nipote dell’indimenticato Ayrton sia nel GP del Belgio (Senna fuori dalla zona punta dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo) sia nel GP di Monza, nel quale il brasiliano ha raccolto i suoi primi punti iridati cui sono seguiti i complimenti e le rosee previsioni del direttore tecnico James Allison.
Il nuovo che avanza e che più interessa alla scuderia è rappresentato anche dalle migliorie tecnologiche, come la costruzione del simulatore presso la fabbrica di Enstone. Il progetto del simulatore è stato approvato e l’autorizzazione alla sua erezione da parte delle autorità locali rappresenta un altro tassello del puzzle tecnologico della scuderia, cui bisogna aggiungere la già esistente galleria del vento di proprietà del team. Il simulatore dovrebbe essere pronto per marzo a detta del team manager Eric Boullier che precisa: “Abbiamo l’aiuto della tecnologia McLaren e un addetto in precedenza al capo del simulatore Red Bull … ”. Insomma tutti elementi che dovrebbero permettere alla scuderia Lotus Renault di avere una tecnologia per nulla inferiore a quella dei team principali e riconoscibile in un impianto complesso sia tecnologicamente che strutturalmente ormai punto fisso nello sviluppo di ogni team di Formula 1 che si rispetti.
Tornando ad Allison si può parlare dell’imminente GP di Singapore, le cui caratteristiche simili a quelle di Monaco ed Ungheria non fanno dormire sonni tranquilli al direttore tecnico che non nasconde le sue preoccupazioni: “Monaco ed Ungheria non sono state buone gare e Singapore condivide le stesse caratteristiche di questi due circuiti”. Nonostante questa dichiarazione un barlume di fiducia sembra leggibile nelle parole di Allison che pone l’accento sull’evoluzione della vettura che, in caso di miglioramenti nelle prestazione a Singapore, potrà “ essere pronta a buone performance nei restanti cinque circuiti, dopo aver mostrato prestazioni in crescita in tre circuiti diversi tra loro” (Belgio, Monza e Singapore eventualmente).
Per concludere è giusto ricordare come, nonostante le buone qualifiche negli ultimi GP, a Singapore la storia per la Lotus Renault possa cambiare, ma i timori d’adesso vengono contrastati dal positivismo col quale si può guardare la costruzione del nuovo simulatore cui Allison sicuramente ripone grande fiducia pur non avendolo dichiarato esplicitamente.