Gp Ungheria: le pagelle della gara spettacolo
Jenson Button 10 Dopo due Gp sottotono ecco che torna a splendere la stella di JB, il migliore per distacco quando bisogna guidare in punta di dita. Fioretto più che sciabola, intelligenza rara nell’azzeccare le mosse giuste e tocco di pedale fatato, non il più veloce in assoluto ma quello che ha guidato meglio. Senza commettere errori e tenendo testa al compagno Hamilton in diverse condizioni d’asfalto. Dopo il Canada, arriva l’Ungheria. Non è un caso, è classe. Seconda vittoria stagionale, undicesima in carriera. RAIN MAN
Sebastian Vettel 7,5 Nei primi giri perde il confronto sul bagnato con Lewis. Colpa anche della trazione della sua Red Bull, meno efficace rispetto a quella delle frecce d’argento su pista bagnata. Ma era un duello tra uomini veri ed è andato largo. Ha comunque il merito di rimanere negli scarichi dei rivali, nonostante l’incertezza delle condizioni. Bravo e fortunato a limitare i danni con un ottimo secondo posto. Su gara asciutta, forse, sarebbe tornato a dettare legge. SOLIDO
Fernando Alonso 6,5 In un fine settimana pieno di piccoli errori disseminati qua e là arriva alla fine il più insperato dei podi. Un terzo posto utile in ottica secondo posto piloti. Fernando commette errori in Q3 e sbaglia tanto in gara. Quando prova ad attaccare Button, quando insegue Rosberg e infine quando rincorre solitario il duo di testa. Secondo la più classica delle teorie che a furia di fare miracoli prima o poi si crolla. Alonso cade in piedi e può festeggiare il quarto podio consecutivo. STANCO
Lewis Hamilton 8 Semplicemente spettacolare per la cattiveria e il talento che ci mette sotto la pioggia. Poetico nel trovare punti di frenata e traiettorie originali su asfalto bagnato, aggredendo senza timori anche le curve più insidiose. Carattere e guida che pagano quando bisogna fare la differenza, non quando bisognerebbe gestire con raziocinio una gara in pugno. Prima un testacoda pericoloso (penalizzato) poi l’azzardo delle intermedie. E’ il caso di dire che si perde in un bicchier d’acqua. Ma è il pilota più in forma del momento. ISTINTIVO
Mark Webber 6,5 Un quinto posto con la Red Bull è poco, soprattutto è deludente qualificarsi sesti col compagno in pole. Sulla pista dell’ultima vittoria soffre oltremodo e la scelta delle intermedie è il suo personale regalo di compleanno a Fernando Alonso. Non tiene il passo di Vettel, nè quello di Ferrari e McLaren. INTORIPIDITO
Felipe Massa 6 La miglior qualifica da un anno a questa parte, dato che torna davanti allo spauracchio Fernando. Partenza così e così, vince il duello prolungato con le Mercedes ma come spesso accade rovina tutto. Nei primi giri alla curva due frena sulla riga bianca, si gira e rischia di stamparsi contro le barriere. Riparte ma è indietro, confinato a correre in una landa desolata e a chiudere, ancora una volta, il gruppetto dei big in sesta posizione. A poco valgono i sorpassi in rimonta su Toro Rosso, Sauber e Mercedes. PLAFONATO
Paul di Resta 8 Undicesimo in griglia, lo scozzese della Force India è autore di una gran gara che lo vede chiudere in settima posizione. Gran partenza e ottima strategia. Con caparbietà e ritmo vince il confronto con Buemi e Rosberg.
Sebastien Buemi 8,5 Da ventitreesimo a ottavo. Forse è la sua gara più bella, costruita in gran parte nelle prime fasi con uno scatto mostruoso al semaforo. E giù di rimonta a suon di sorpassi e lotte con Sauber e Mercedes. Contro la quale riesce ad avere la meglio grazie anche alla freschezza delle gomme. SCATENATO
Nico Rosberg 6,5 Onesto al sabato, onesta la gara. Si regala birividi da alta quota in partenza affiancando i top driver e lottando con le Ferrari per un po’ di giri. Poi la Mercedes crolla sull’asfalto viscido e lui si deve accontentare di due punticini. E’ autore di un triplice sorpasso in bagarre nel gruppetto Buemi-Koba-Alguersuari. La voglia c’è. LOTTATORE
Jaime Alguersuari 7 Sedicesimo in qualifica e meno brillante in gara rispetto al compagno di team, ma la sua è comunque una gara consistente e accorta. In lotta dal primo all’ultimo giro per afferrare un punticino. E arriva il decimo posto che completa l’ottima giornata della Str. PRESENTE
Michael Schumacher 6 Appannato in prova, parte bene e prova a lottare in tutti i modi. Contro la sua amata Ferrari. Prima Alonso e poi Massa, Michael quando conta il pilota è sempre capace di regalare qualche numero. Poi la pista migliora e cala il rendimento della sua auto. Fino a un mesto ritiro per un problema al cambio.
Nick Heidfeld 5 Un principio di surriscaldamento ai box diventa un pericoloso incendio appena superata la pit lane. Tantissimo spavento per il pilota tedesco per un attimo avvolto dalle fiamme. Fin lì ancora una prova opaca. Un sedile che scotta davvero…
Vitaly Petrov 5,5 Dodicesimo in prova e dodicesimo in gara. La Renault sta attraversando un pesante momento di impasse tecnico e il russo non sembra capace di darle una mano. Anzi si concede qualche escursione di troppo.
Rubens Barrichello 5,5 A differenza di Maldonado almeno lui la qualifica prova a giocarsela, ma la Williams proprio non c’è. Rubinho in gara non demerita ma prova l’azzardo delle intermedie come Webber e Hamilton e gli va male. Dice che bisognava tentare. Giustamente non aveva niente da perdere. Alla fine è tredicesimo ma a Grove devono svegliarsi.
Sergio Perez 5 Ottimo decimo in prova finisce in balia degli eventi durante questo caotico Gran Premio. Non prova tattiche conservative nè originali. Si limita a navigare nella metà bassa del gruppo passando quindicesimo sotto la bandiera a scacchi.
Pastor Maldonado 4,5 Prova alquanto enigmatica quella del venezuelano. Che risparmia un treno di gomme in Q2 accontentadosi, soddisfatto, della diciasettesima piazza. Dichiarando di avere come obiettivo i punti. E poi scompare in fondo al gruppo. Senza acuti e senza provarci nemmeno. BOH
Timo Glock 5 Parte ventesimo e arriva diciasettesimo, soltanto perchè le due Lotus fanno i capricci. Che vita! La cosa curiosa è però la felicità per il rinnovo. GUSTI
Daniel Ricciardo 6,5 Ottima la terza gara del giovane australiano. Vicinissimo a Liuzzi in qualifica e davanti in gara. In qualifica batte anche una Virgin. PASSO IN AVANTI
Jerome d’Ambrosio 3 Si qualifica ultimissimo, dietro le Hrt. Frustrato per questa carriera di F1 che non spicca il volo, il misterioso belga prova decide di auto candidarsi come prossimo protagonista di Fast and Furious. Arriva ai box in drifting, molto scenografico, molto pericoloso, molto imbarazzante. FUORI CONTROLLO
Vito Liuzzi 5 Meglio in qualifica che in gara. Passa il week-end a perdere pezzi dalla sua auto. In Hrt li chiamano aggiornamenti, miglioramenti. A noi sembrano pezzi impazziti di un puzzle a tine fosche. LEGO
Team Lotus 4 Basta mettere un tappo. Non è possibile che la più promettente, nonchè affascinante e veloce delle scuderie di terza categoria mandi alle ortiche una gara interessante per una perdita d’olio e di acqua. Nota lieta per Jarno Trulli (6) finalmente a suo agio con il nuovo servosterzo.
Gli altri Kamui Kobayashi (6); Adrian Sutil (5,5); Heikki Kovalainen (6)
Gp d’Ungheria 9 Che gara ragazzi! La F1 si congeda per la pausa estiva nel migliore dei modi. Con emozioni, tanti sorpassi e soste ai box al cardiopalma. E ancora con tre macchine dalle prestazioni vicinissime. E meno male che Budapest era un circuito noioso…
La forza dei piloti McLaren sul bagnato 10 Probabilmente Ron Dennis affitterà un aereo per inondare personalmente le rimanenti piste nel week-end di gara. Essì perchè con due piloti così conviene. Hamilton sotto l’acqua è capace di qualunque cosa. Button di evitare qualunque cosa negativa. Vittorie assicurate.
Il padre di Button 9 Viene da chiedersi se gli ultimi giri se li sia goduti più lui o il figlio…pimpante!
I tre tenori Rai Gara da moment per i cronisti della tv. Massa all’attacco di Rosberg diventa Alonso su Schumacher. Capelli e Bruno (5) non aiutano, anzi confondono. Prova e riprova, caos totale, alla fine la resa di un Mazzoni (7) tra lo stoico e l’autoironico “Eh va bè”. CAPITA…