Incidenti in gara: La Fia fa due pesi e due misure?
Il Gp che ha visto trionfare la Ferrari per la prima volta in questo campionato è stato certamente uno dei più interessanti e ricchi di spunti di discussione, a cominciare dall’annosa questione dei blown diffuser, che rischiava quasi di far passare in secondo piano la splendida vittoria di Alonso. Certamente le condizioni climatiche estremamente variabili e l’asfalto viscido per il primo quarto di gara hanno incrementato ulteriormente lo spettacolo, favorendo i duelli tra i piloti. Ce n’è stato uno, però, che ha fatto discutere e che riproponiamo in questa sede per analizzarlo “a freddo”.
Parliamo del sorpasso di Massa ai danni di uno degli idoli di casa, Lewis Hamilton, alle ultime curve dell’ultimo giro. La manovra è stata spettacolare, con il brasiliano “a fionda” all’esterno del pilota della McLaren, il quale, però, nel ritardare la frenata, è finito addosso al ferrarista, spingendolo fuori dalla traiettoria ideale e compromettendone quindi l’entrata nella curva successiva, cosa che è costata di fatto la quarta posizione al brasiliano.
A far discutere non è tanto il “lungo” con annesso controsterzo in appoggio del pilota inglese ma la diversa misura usata dai commissari per due episodi molto simili tra loro. Ci riferiamo alla manovra di Schumacher nei primi giri; approfittando di una traiettoria piuttosto larga di Kobayashi, il pluricampione tedesco si è buttato all’interno ma la sua Mercedes è scivolata finendo sulla Sauber dell’incolpevole giapponese. Ala rotta per Schumy e testacoda per Koba. I commissari, poi, hanno punito la manovra del tedesco addirittura con uno stop and go di dieci secondi!
La penalizzazione per il tedesco è più che giusta, anche se, probabilmente, un pò esagerata, tenuto conto dell’asfalto viscido ed imprevedibile. Sarebbe stato più giusto un classico drive through. A questo punto, però, considerata la severissima punizione inflitta a Schumacher, i commissari avrebbero dovuto punire anche Lewis Hamilton, visto che la sua difesa nel sorpasso subito da Massa è stata piuttosto brusca, tanto da spingere la Ferrari sullo sporco e causando anche la rottura della paratia dell’ala anteriore della McLaren. Lewis ritarda volontariamente la frenata e, quando si accorge che la sua monoposto sta per girarsi, è costretto a controsterzare, appoggiandosi però sulla Ferrari di Massa, senza la quale Lewis sarebbe andato in testacoda.
Se volessimo utilizzare dei termini prettamente giuridici diremmo che l’incidente causato da Schumacher è colposo, visto che Schumacher non ha tenuto in considerazione l’asfalto scivoloso, mentre l’incidente di Hamilton è volontario, perchè Lewis ha volontariamente ritardato la frenata, dopodichè non ha potuto fare a meno che appoggiarsi sulla Ferrari.
Per carità, nessuna polemica per la manovra di Hamilton; lo abbiamo sempre detto: viva i sorpassi e viva i piloti che combattono e certamente Hamilton in questo è il numero uno incontrastato. La questione su cui vogliamo coinvolgervi è: perchè i commissari penalizzano Schumacher con dieci secondi di penalità e chiudono gli occhi su Hamilton? Una penalizzazione così severa per un pilota, peraltro in condizioni di pista particolari, è indubbiamente segno evidente di un metro di giudizio molto rigido. Tale metro, però, non pare sia stato utilizzato anche per Hamilton, che, a quel punto, doveva come minimo essere sanzionato con venti secondi da aggiungere al tempo finale, consegnando quindi la quarta posizione a Massa. Proviamo a fare un pò i maliziosi: sarà che siamo in Inghilterra e, guarda un pò, Hamilton è inglese?