Sauber: tutti impazienti per il primo GP
La prima gara del mondiale è ormai alle porte. Il team Sauber è pronto ad iniziare una nuova stagione in F1, magari mettendosi alle spalle le scarse prestazioni dello scorso anno, quando l’affidabilità precaria ed un De La Rosa poco competitivo, hanno regalato poche emozioni alla squadra elvetica.
Peter Sauber ha voluto una coppia di piloti arrembanti per il 2011. Confermato Kobayashi, il “samurai” che lo scorso anno ci ha regalato diversi momenti entusiasmanti, mostrando di avere più fegato di alcuni colleghi più blasonati. La novità nella line up di piloti è Sergio Perez: il messicano, spinto dalla Telmex, si è conquistato un posto in F1 e deve ora mostrare di meritarselo.
La monoposto, la C30, nonostante nei test invernali abbia accusato qualche problemino di affidabilità, ha ottenuto un terzo posto nella speciale classifica dei chilometri percorsi, piazzandosi dietro a Ferrari e Red Bull. Il direttore tecnico del team, James Key, si è detto impaziente di iniziare: “Melbourne è una buona pista per iniziare. Sarà interessante tenere d’occhio le temperature, perché questo è un campo in cui nessuno ha avuto modo di provare. La C30 avrà le stesse specifiche tecniche che avevamo portato alle ultime prove di Barcellona, con qualche affinamento a livello aerodinamico. L’Albert Park è un circuito con molti start e stop, qualche chicane e curve ad alta velocità: sarà davvero difficile per le gomme posteriori. Il bilanciamento della vetturà sarà fondamentale”.
La Sauber C30 porterà sulla monoposto anche una scritta in giapponese, che recita: “Che le nostre preghiere raggiungano il Giappone”. La situazione in quella parte del mondo, come tutti ben saprete, è piuttosto drammatica. L’idolo di casa, Kobayashi, è tornato in patria per toccare con mano il disastro: “Sono molto preoccupato per il mio paese. Ho trovato una situazione disastrosa. Molti hanno perso la vita, altri sono senza cibo, acqua e il freddo sta arrivando. E’ uno scenario da film che è diventato realtà. Abbiamo bisogno di stare uniti e avere aiuto da tutto il mondo. E’ semplicemente orribile, la situazione sta peggiorando di giorno in giorno, vorrei poter fare qualcosa ma, in realtà, non c’è nulla che posso fare da solo. Prima che accadesse questa tragedia, vivevo l’inizio del mondiale con grande gioia. Ora, voglio solo poter ottenere un buon risultato, anche per dare al popolo giapponese un po’ di speranza e di notizie positive”.
Anche Sergio Perez ha espresso la sua solidarietà per il popolo giapponese: “Senza dubbio, sono preoccupato per ciò che sta accadendo in Giappone e mi auguro il meglio per loro. Allo stesso tempo, il mio sogno sta per diventare realtà. Per molti anni ho sognato di poter correre in F1, sono impaziente di correre. Non riesco a immaginare cosa sarà per me: quando le luci del semaforo si spegneranno, sarà una sensazione unica. Non sono mai stato in Australia, ma so che mi aspetta un tracciato molto impegnativo e non è facile trovare il limite, sarà davvero dura”.