Lotus Gp, Red Bull e Sauber con i bollenti…scarichi
Fatta la regola, trovato l’inganno. Sono bastati appena due giorni di test per capire quale sarà l’argomento su cui dovranno confrontarsi i progettisti nel 2011. A dare il “la” è stata la nuova Lotus Renault GP, la cui livrea “oscura” non è bastata ad ingannare i fotografi e gli addetti ai lavori. Anche all’occhio più attento è risultato impossibile individuare gli scarichi, che, infatti, non si trovano nella loro collocazione standard, bensì in una posizione del tutto inusuale: al di sotto delle bocche dei radiatori. Non è stato facile accorgersi della soluzione, così come non è stato facile capirne lo scopo. In realtà un’idea ce la siamo fatta e possiamo affermare che la Lotus ha davvero avuto un’idea brillante, nonchè assolutamente inedita.
Il principio è quello di sfruttare i bollenti gas di scarico sin dall’inizio del fondo vettura e non semplicemente nell’estrattore come lo scorso anno. I gas roventi hanno un comportamento (espansione) molto diversa dall’aria normale che investe la monoposto. La Lotus GP ha svilppato il sistema applicato al doppio diffusore nei due anni passati e lo ha esteso a tutta la monoposto, facendo in modo che i gas di scarico lavorassero su tutto il fondo, incrementando e velocizzando lo scorrimento della massa d’aria che circola al di sotto della vettura e contribuendo così a generare deportanza e quindi effetto suolo. L’idea è senza dubbio geniale ma comporta anche dei problemi; i tubi di scarico sono molto più lunghi e sono collocati in aree sensibili al calore, quali radiatori, kers e serbatoio, che potrebbero ovviamente subire dei problemi a causa dell’elevata tempertura dei condotti.
La Lotus Gp però non è la sola ad aver architettato qualche soluzione “diabolica”. Difatti anche Red Bull e Sauber pare abbiano trovato qualche “buco” nel regolamento dove soffiare i propri gas di scarico. Sappiamo che le nuove regole hanno vietato le aperture nel diffusore, consentendo aperture solo in determinate zone. La Sauber ha interpretato alla lettera il regolamento e ha sfruttato il buco per l’inserimento del sistema d’avviamento per soffiarci dentro i gas di scarico. Difatti gli scarichi sono collocati proprio ai lati del differenziale, in modo da incanalare i gas nella parte centrale del diffusore.
La Red Bull ha invece lavorato in un’altra zona del diffusore e incanalando i gas di scarico proprio verso l’estremità laterali dello stesso. La soluzione è molto simile a quella della Renault, in quanto sfrutta un condotto di scarico più lungo che termina proprio nell’apertura. Nel disegno si nota la zona dell’estrattore che sfrutta i gas di scarico per accellerare il passaggio d’aria e creare deportanza.
Disegni a cura di Craig Scarborough (scarbsf1)