Gp Abu Dhabi: le pagelle della finalissima

Sebastian Vettel 10 e lode Fine settimana da sogno per Sebastian, che domina a Yas Marina e si laurea per la prima volta campione del mondo, a soli ventitrè anni. Sabato vince un’intensa lotta tra talenti con Hamilton, in gara non gli resta che gestire la sua perfetta Rb6; è bravo ad uscire davanti a Kubica e Kobayashi dopo il cambio gomme  allontanando così lo spettro delle McLaren e involandosi verso vittoria e titolo. Il suo è un finale di stagione pazzesco che cancella di colpo indecisioni ed errori di gioventù e lo consacra definitivamente quale fuoriclasse freddo e spietato. Quinto successo stagionale, decimo in carriera,  “You are the man” gli urlano per radio dopo il traguardo e lo scugnizzo di Heppenheim scoppia in un pianto liberatorio forse perchè comprende che non è più soltanto il futuro ad appartenergli ma anche questo incredibile presente. KAISER JR. 
 

Fernando Alonso 5,5 L’amara sconfitta prende forma nel tramonto esotico di Yas Marina sotto forma di un’infelice decisione del muretto Ferrari(2) che per marcare ad uomo Webber butta Nando con tanta benzina e gomme dure in un traffico da Salerno Reggio-Calabria a Ferragosto con il carneade Petrov nei panni del tir di turno impossibile da sorpassare. Troppo forte la Renault sul dritto, lo dice anche l’ing. Stella, non resta che accodarsi e farsi prendere giro dopo giro da nervosismo e frustrazione per aver gettato al vento un’occasione storica. Bravissimo in qualifica dove artiglia una terza posizione dal sapore mondiale, Fernando in gara non è altrettanto incisivo, non è il pilota cattivo autore della splendida remuntada, quasi in balia degli eventi non si oppone alla scelta dello stop anticipato, non prova mai un guizzo contro un pilota modesto come Petrov; lui che nelle ultime gare era stato sempre lì avanti finisce nel giorno più importante dietro McLaren, Mercedes e Renault.  DELUDENTE

Mark Webber 5 Gli Emirati Arabi sono il suo calvario, la fine dei sogni; Essì perchè da pretendente al titolo con tanto di proclamato sostegno da parte di Vettel la strada pare tutta in discesa fino a giovedì. Poi messe le ruote in pista al ragazzone australiano forse  trema un po’ il polso  per la tanta pressione. Crolla Webber dopo un anno passato a lottare da solo, non trova mai il giusto set-up con la sua vettura e questo è indicativo di quanto non ci stesse con la testa dato che la Rb6 è una fiammante auto pronta consegna e chiavi in mano. Peccato, si meritava un finale migliore, in gara parte all’inseguimento di Alonso e per poco non sbatte, viene richiamato subito ai box perchè lamenta problemi alle gomme posteriori, il suo mondiale finisce lì ma oltre al danno c’è anche la beffa perchè la mossa della squadra è un pacco regalo proprio per il compagno rivale Vettel. Ottavo posto, almeno salva per due punti il primo podio iridato della carriera. DIMENTICATO 

Lewis Hamilton 9 Doveva dare il tutto per tutto per tenere vive le sue esigue speranze iridate e gli va dato merito di averci provato fino alla fine. Lewis è protagonista di un fine settimana importante, incanta in qualifica per come interpreta il tracciato, spaventare la Red Bull di sabato d’altronde non è cosa da tutti. Per alcuni tratti della gara Hamilton è anche più competitivo di Vettel e contiene il distacco, dopo la sosta però  perde tanto tempo dietro a Kubica, bel duello con la Renault con l’inglese che prova tutte le traiettorie possibili per passare e il polacco che si difende magistralmente ma intanto la Red Bull scappa via. Chiude secondo senza rimpianti, il suo è un piazzamento di lusso. ARREMBANTE 

Jenson Button 8,5 Passa il testimone iridato nel miglior modo possibile, tornando sul podio e concludendo positivamente una stagione che lo ha visto assoluto protagonista. Quarto in qualifica, terzo al traguardo, anche a Yas Marina timbra il cartellino a modo suo, cioè diversificando la strategia; Jenson infatti ritarda al massimo la sua sosta per assicurarsi il podio tenendosi quanto più lontano dal traffico ed arriva addirittura ad insidiare il secondo posto di Hamilton. Guida pulita, bravo a gestire le gomme  quando si tratta di intelligenza applicata alle tattiche di gara Button risponde sempre “presente” ed essendo dotato anche di buon piede la gara che ne viene fuori è davvero positiva, pare tutto facile ma non tutti sono lucidi come lui nelle decisioni, vero Ferrari? INTELLIGENTE 

Felipe Massa 6 Sufficienza di stima perchè per tutto il week-end ha mostrato smalto ed entusiasmo provando in tutti i modi ad aiutare il team. Cavia per esperimenti di assetti in prova e di strategie in gara, sacrificato sull’altare degli “interessi superiori” mentre stava correndo una gara più che buona non è colpa sua se rimane imbottigliato dietro ad Alguersuari, la Ferrari non aveva abbastanza velocità di punta e come Alonso si arrende all’inevitabilità delle circostante ma a differenza del suo caposquadra il suo mediocre decimo posto è ininfluente sul campionato. Se avesse fatto la sua gara poteva finire nei primi cinque, ora deve concentrarsi sul 2011. INCOLPEVOLE

Nico Rosberg 8,5 La Mercedes lamenta grossi problemi di degrado alle gomme morbide, messaggio ricevuto da Ross Brawn che richiama il suo pilota ai box appena esce la saefety car. Da lì con le dure, la classe del tedesco fa la differenza, veloce e costante nel ritmo e attento a non rovinare le coperture. Partito nono riesce a chiudere ai piedi del podio, ennesimo risultato “pesante” considerando che la sua è solo la quarta vettura del mondiale eppure per poco non soffia a Massa il sesto posto in campionato. SOTTOVALUTATO

Robert Kubica 8,5 Bentornato Robert, dopo la prestazione opaca in terra paulista eccolo per l’ultima dell’anno tornare il pilota tosto, arrabbiato e combattivo che tutti conosciamo. Poco a suo agio in qualifica dove per la prima volta manca l’accesso in Q3 in gara si trasforma; parte con le dure decidendo di ritardare la sua sosta per rientrare in zona punti ma fa molto di più, trova il ritmo giusto ed è bravissimo in tutti i duelli, soprattutto in quello contro lo scatenato Hamilton. Chiude al quinto posto un’ultima gara degna della grandissima stagione che ha corso, merita una macchina vincente. SUPERBO

Vitaly Petrov 8 Dopo il quinto posto di Budapest il suo secondo miglior risultato stagionale, decimo in qualifica e sesto al traguardo, il circuito gli piace ed è autore di una gara concreta, cambio gomme anticipato e pedalare, passerà però alla storia per essere stato il pilota che ha fatto perdere il titolo al Cavallino e i nervi ad Alonso, resistendogli per tutta la gara complice una Renault davvero efficiente sul dritto. Sceglie di svolgere bene il suo lavoro nel giorno peggiore per i ferraristi, lui potrà dire di aver dato una grossa mano al suo motorista. INOPPORTUNO

Michael Schumacher 5,5 Nonostante i problemi di grip della Mercedes si qualifica davanti a Rosberg, in ottava posizione. Purtroppo al primo giro proprio nel tentativo di difendersi dall’attacco del compagno di squadra accelera troppo presto sul lato sporco della pista in uscita dalla chicane e si gira impietosamente. Liuzzi lo prende in pieno e rischia anche di farsi male davvero dato che la monoposto dell’italiano sfiora il suo casco. Errore gratuito per un pilota della sua esperienza ma  gli va dato il merito di aver confermato nella prestazione pura il suo buon momento.

Jaime Alguersuari 7,5 Finalmente a punti, dopo tre 11 posti di fila arriva il risultato utile, il nono posto al traguardo dopo il diciasettesimo in qualifica è davvero un bel risultato e dimostra come la Toro Rosso soffra solo in qualifica, avendo un passo gara di tutto rispetto. Lascia passare il cugino Webber, probabilmente non poteva fare altrimenti ma chiude il mondiale in bellezza con due punti meritati.

Nick Heidfeld 6,5 La Sauber proprio non brilla e la settima fila è un risultato modesto ma in gara sfiora la zona punti con una prova consistente e matura, d’altronde il team lo ha chiamato nel finale di stagione per la sua esperienza e lui lo ha ripagato bene. Ultima gara in Sauber Chissà se lo rivedremo in F1, lo meriterebbe. SOLDATO

Rubens Barrichello 6 Gran bella qualifica quella di Rubinho, settimo; ma la strategia di marcare le Force India è troppo conservativa e la Williams è più lenta di altre volte. Vince un duello ravvicinato con Sutil e alla fine per la squadra arriva comunque il sesto posto in classifica costruttori, senza rischiare nulla e senza andare a punti però.

Adrian Sutil 5,5 Scomparso nelle ultime gare come scomparsa è la sua Force India che lentamente è via via peggiorata nelle prestazioni. Tredicesimo in qualifica, tredicesimo in gara, chiude undicesimo in classifica il mondiale, ma è decimo come punti a pari merito con Barrichello.

Kamui Kobayashi 5 Brutta gara stavolta quella del giapponese a cui però diamo il merito di provarci sempre e soprattutto di farci divertire. La Sauber oggi non c’era, lui le prova tutte, prova a stare anche davanti con i primi ma si lamenta del traffico e non riesce ad attuare a pieno la strategia. In realtà poco poteva fare in palese inferiorità tecnica, chiude quattordicesimo.

Sebastien Buemi 4,5 A spasso con il Toro, sembra si trovi lì per caso; beffato in qualifica per l’ennesima volta da Alguersuari, vivacchia per tutta la corsa a metà gruppo. La sua fiacchezza contrasta con l’aggressività del compagno di squadra. ASSENTE

Nico Hulkenberg 5 Quindicesimo in qualifica, quindicesimo in gara. Non sarebbe giusto infierire perchè deve essere stato difficile correre sapendo di essere stato licenziato dalla Williams. Dopotutto se la squadra di Grove è arrivata sesta in campionato lo deve anche a suoi piazzamenti, non ultimo quello brasiliano. SILURATO

Vito Liuzzi 5 Maluccio in qualifica dove ottiene l’ottava fila è autore del secondo brutto incidente in due gare, stavolta non vede Schumacher fermo in traiettoria e gli piomba letteralmente addosso al primo giro, gara e stagione finite in modo mesto. 

Heikki Kovalainen 6 Il copione è il solito e non parliamo certo di un best seller, tutt’altro. Prende la paga in qualifica da Trulli ma in gara è sempre il primo degli altri. Vince il campionato di serie C per manifesta superiorità e per quel dodicesimo posto in Giappone, un successone insomma, contento lui…

Jarno Trulli 6 Certo che Trulli di sfortuna ne ha da vendere, da quando correva con la Prost, passando per Jordan, Renault e Toyota. Se c’è una vettura delle due nel suo team che deve andare in frantumi per cause ignote, per una qualsiasi congiuntura astrale, statene certi sarà sempre la sua. Vederlo perdere alettoni in pista ha un sapore di deja vù, povero Jarno TITANIC 

Bruno Senna 6 Vede la bandiera a scacchi in quest’ultimo appuntamento, si classifica diciannovesimo e udite udite…surclassa Klien per tutto il week end. Bruno pare a suo agio su questo circuito, a tratti sembra quasi che corra anche lui in F1, soltanto a tratti però.

Christian Klien 5 Ventesimo al traguardo e sempre in fondo da venerdì, lui giustamente se la ride, accumulando Gran Premi in F1 senza fare nulla, soprattutto senza correre. FURBO
 
Timo Glock 5,5 Ventunesimo in qualifica, dinanzi al compagno di team ma dietro le Lotus, in gara si ritira a dieci giri dalla fine per un guasto al cambio confermando che la Virgin oltre ad essere lenta è la più fragile delle nuove vetture. Lui comunque ha altro a cui pensare, triste per aver dovuto cedere a Petrov il ruolo di ammazza Ferrari. Lui al ricordo di Interlagos 2008 ci teneva davvero tanto. SPODESTATO

Lucas Di Grassi 6 Lento e scassamacchine il sorridente pilota brasiliano prova a chiudere in bellezza e ci riesce vedendo, cosa rara, la bandiera a scacchi, seppur al diciottesimo posto; un traguardo è per sempre.

Rai 7,5 Ancora un grande sforzo di tutta la Rai per assicurarci tutte le sessioni di libere, mai come questa volta avvincenti per la crisi di assetti di Ferrari e McLaren. Per gli appassionati seguire in diretta il set up delle monoposto è una cosa avvincente, bravo l’ing. Bruno (8) a spiegare quanti più dettagli tecnici possibili agli spettatori. Unica nota dolente, gli inopportuni complimenti a Stefano Domenicali nelle ultime tornate del Gp da parte dello storico duo Mazzoni-Capelli( troppo criticati 8,5); per carità grande stagione della Rossa ma c’è momento e momento per le felicitazioni, ecco loro forse hanno scelto davvero quello più sbagliato.

Uomini Renault che esultano 9 Bellissima la scena degli uomini in giallo che esultano per aver vinto il Mondiale come motoristi. Legittima soddisfazione e gran momento di sport, viene soltanto da chiedersi allora che senso abbia correre con un proprio team se la vocazione è quella di essere fornitori… voi ce li vedete Chris Dyer e Luca Marmorini in piscina per una vittoria di Kobayashi?
 

Circuito Yas Marina 4 Questo circuito ha davvero tutto; ha il giorno e la notte, esotico e poetico il loro avvicendarsi. Gode di un panorama spettacolare e del giusto glamour che merita la F1…fantastico. Addirittura per uscire dai box c’è uno spettacolare sottopassaggio e durante il giro si passa sotto l’albergo più bello del mondo. Aspettate ci dimentichiamo qualcosa…ah si, manca la pista, anzi mancano le curve, quelle vere di F1, quelle che un pilota deve affrontare come una sfida, sentendole in pancia, perchè il punto di corda delle pieghe presenti a Yas Marina lo troverebbe anche chi non ha la patente. Mai visto un tracciato così facile e per non rischiare nulla c’è una bella distesa di asfalto come contorno; giustamente con il rischio che c’è di uscire di pista meglio andarci cauti…

 

 

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