Formula veleni: quei sette punti della discordia…
Il mondiale, questo pazzo e affascinante mondiale, è ancora lontano dalla parola fine. Due gare, pressappoco 600 km, che si preannunciano irte di insidie e di difficoltà per tutti e cinque i contendenti ancora in gioco e nelle quali davvero può succedere ancora di tutto.
Eppure c’è chi prima ancora dei verdetti finali già prova a scatenare polemiche e a gettare veleni, abitudine questa tanto riprovevole quanto inflazionata nel circus.
A scaldare gli animi ci ha pensato pochi giorni fa l’ex presidente della Fia Max Mosley, che tra auguri e felicitazioni ad Ecclestone e Todt non ha perso occasione per ricordare al mondo quanto avvelenato sia il suo dente quando la pietanza è rosso modenese “Io credo che se Alonso dovesse vincere il Mondiale con meno di sette punti di vantaggio sarebbe una grossa svalutazione per tutta la F.1.Ovviamente è una considerazione personale ma quei punti extra avrebbero dovuto essere tolti allo spagnolo, sarebbe stato il minimo. Perché se Alonso dovesse vincere il titolo con un margine inferiore di quei punti, guadagnati a mio parere in modo illegittimo a Hockenheim, questa sarebbe una grossa svalutazione sul valore dell’intero campionato”. Nessuna replica dalla Ferrari all’ex presidente della federazione dell’automobile.
A rincarare la dose immancabili sono arrivate le recenti dichiarazioni di Chris Horner, team principal Red Bull “Sarebbe veramente una delusione se vincesse Alonso per quei punti lì perchè ovviamente noi abbiamo lavorato e corso questo mondiale convinti che i giochi di squadra fossero vietati”
Voce fuori dal coro è Martin Whitmarsh, gran capo della McLaren “E’ un mondiale bellissimo e se lo perderemo sarà un peccato ma gli ordini di squadra di Hockenheim non c’entrano nulla, la Ferrari non ha macchiato il mondiale. Bisogna essere onesti e rendersi conto che tutti e tre i team hanno avuto i loro alti e bassi ma che la Ferrari ha compiuto una gran rimonta, è risorta dopo un periodo di crisi. Alonso è un avversario fortissimo e lo sta dimostrando”.
Sette punti in assoluto sono pochi considerando i nuovi punteggi, ma i sette punti incriminati di Hocknheim alla fine dei giochi potrebbero pesare e anche tanto. Agli occhi di chi di giochi di squadra proprio non vuol sentir parlare il sorpasso di Alonso su Massa apparirà sempre come una grande ingiustizia subita, un po’ meno agli occhi di chi crede che la F1 rimanga uno sport di squadra.
La Ferrari per ora non raccoglie le provocazioni, probabilmente per Maranello basta la sentenza di Parigi di settembre e la dichiarata volontà del Consiglio Mondiale di cambiare al più presto una norma intrinsecamente illogica e nei fatti difficilmente applicabile.
Queste ultime dichiarazioni comunque non fanno altro che far salire la tensione per un Gran Premio di Interlagos che si preannuncia davvero molto caldo.