McLaren nega di essere fuori dalla lotta al titolo
Matematicamente tutto è possibile. Lo sa bene la McLaren, che con entrambi i piloti si ritiene ancora in corsa verso il titolo. Lo conferma anche Alonso, affermando che la corsa è ancora “a 5”.
E allora tutti pronti, piantati davanti alla tv, per assistere alla grande volata finale, con una McLaren decisa a sabotare i piani delle altre e a ribaltare un esito del mondiale per nulla scontato. Classifiche alla mano, Hamilton è a 28 punti da Mark Webber, mentre Button a 31: consideriamo che saranno solamente 75 i punti disponibili e per il team di Woking la corsa si fa in salita.
Eppure, Hamilton sembra essere veramente motivato a fare bene e si auspica che la situazione possa essere simile a quella del 2007, ripensando a cosa fece Raikkonen all’ultima gara: “Sono consapevole che è una sfida difficile, ma per darmi ulteriori probabilità ripenso spesso alla stagione 2007. Quando mancavano due gare, Raikkonen aveva un distacco di 17 punti e poi riuscì nell’impresa. Questo mi infonde coraggio per crederci ancora”.
Anche Button sostiene la teoria del compagno di squadra, ma solo i disastri altrui nelle prossime gare potrebbero consacrare nuovamente Jenson sul tetto del mondo. Ed il pilota inglese, in cuor suo, lo sa benissimo. Così, non gli resta che puntare tutto sulle prestazioni della sua Mp4-25 che, a detta dell’inglese, non è molto inferiore a Red Bull e Ferrari.
Gli ultimi tre appuntamenti saranno cruciali per Jenson: “Siamo usciti da Suzuka più motivati che mai e saremo vicini ai nostri rivali per giocarcela fino in fondo. A questo punto della stagione, ognuno approccia il proprio lavoro in base alla posizione che occupa in classifica: i primi staranno attenti a non prendere rischi, quelli in fondo devono essere molto aggressivi. Questo è il ruolo che mi tocca quest’anno”.
L’unica cosa certa, è che sarà un finale di mondiale al cardiopalma!