Arrivabene caustico: “Nessun caso Rivola e nessun cuoco”
Maurizio Arrivabene ai microfono di Sky risponde con pungente ironia alle illazioni sul caso Rivola.
Il mistero si infittisce. L’assenza dal motorhome di Rivola, del cuoco e del responsabile della logistica in ventiquattr’ore ha assunto veri e propri contorni di un “giallo” (chiamiamolo kitchen-gate). Come troppo spesso capita quando non filtrano notizie ufficiali, ma solo indiscrezioni, le voci si sono rincorse a tambur battente.
Secondo Repubblica Massimo Rivola sarebbe stato sospeso perchè “non poteva non sapere” (in qualità di team manager responsabile dell’organizzazione) di certi comportamenti del cuoco. C’è da dire, infatti, che secondo i soliti “beninformati” la colpa di tutto il pasticcio sarebbe proprio di questo fantomatico e non meglio identificato uomo dei fornelli.
In attesa di saperne di più, considerando che anche un insider della qualità di Leo Turrini ha scritto “Rivola mi ha parlato, ma non posso dire cosa mi ha detto”, non resta che registrare la piccata reazione del team principal Arrivabene, che ai microfoni di Sky ha scelto la via del sarcasmo. La miglior difesa, si sa, è l’attacco. Ma la spiegazione non convince del tutto:
“Massimo Rivola mi ha chiesto un permesso per motivi personali, state montando un caso che non esiste. Se uno ha un problema, ne parla con me e io lo capisco. Mi vuoi chiedere anche del cuoco, già che ci siamo? Tengo a precisare che nell’organigramma della Ferrari non c’è nessun cuoco, noi stiamo tutti benissimo, mangiamo bene. Se volete, potete anche invitarci a Masterchef. Basta sciocchezze, qui si parla di Formula 1″.