Claire Williams pensa positivo e incoraggia il team

L’inizio stentato rispetto alle aspettative non demoralizza la figlia di Frank che valorizza il lavoro svolto

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L’avvio del Campionato non ha rispettato le attese della vigilia (forse anche troppo ottimistiche) ed ecco scendere in campo la vice team principal del team di Grove, Claire Williams, per tenere alto il morale della squadra e allontanare i malumori. “Non bisogna vergognarsi di essere terzi nel Costruttori“, afferma la figlia del patron Frank in merito ai risultati maturati in pista da Felipe Massa e Valtteri Bottas con la FW37.

Non posso certo nascondere – prosegue la Williams – che vorrei battermi contro scuderie che spendono più di noi. Ho sentito dire che la Ferrari, per la vettura 2015, oltre al budget che ogni anno impiega nel progetto Formula 1, ha investito 100 milioni di extra. E in pratica il loro plus rappresenta tutto il nostro budget disponibile. Se facciamo un passo indietro, è vero che team come McLaren e Ferrari hanno maggiori risorse economiche ma la storia dice che, pur avendo minor disponibilità, abbiamo vinto 16 campionati“.

Sicuramente è vero che il team Williams non può permettersi di spendere quanto chi, in questo momento, finisce i Gp sistematicamente davanti, e cioè Mercedes e Ferrari ma, proprio partendo dall’ultima considerazione della Williams, la F1 ci ha spesso dimostrato che pur non essendo Rockfeller si può vincere lo stesso, grazie ad un’idea fenomenale oppure ad un mix di scelte tecniche azzeccate che si integrano alla perfezione, senza dover impiegare chissà quali cifre.

Così come è anche vero che chi può spendere molto ha maggiori possibilità di investire in ricerca e sviluppo e, quindi, in soluzioni innovative. Ma proprio in virtù di quanto insegnato dalla storia citata da Claire, allora lo scenario di una Williams competitiva almeno quanto il 2014 avrebbe potuto realizzarsi anche quest’anno ma ciò non è successo, finora. Anzi, la situazione è peggiorata perché il divario dalla Mercedes è aumentato mentre la Ferrari, da innocua inseguitrice è ora diventata imprendibile. E Mercedes e Ferrari, anche l’anno scorso avevano un budget superiore agli inglesi.

Perciò non è solo un problema di soldi. Evidentemente a livello tecnico qualche errore è stato fatto e i progressi sono stati minori rispetto alla diretta concorrenza, nonostante si possa disporre della power unit Mercedes. La pista, del resto, è lì a testimoniarlo.

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