Raikkonen saetta nel deserto: in Bahrain è 2°. Vettel 5°
Nel Gp del Bahrain Kimi Raikkonen dimostra di avere pochi rivali sul passo gara: grazie a una scelta strategica differente da parte del box e a una gestione certosina degli pneumatici, acciuffa le Mercedes e beffa Nico Rosberg nel finale, arrivando secondo. Gara in sordina, invece, per Sebastian Vettel: dopo diversi errori e un cambio di musetto, il tedesco si incaglia dietro Valtteri Bottas, chiudendo quinto.
Non saliva sul podio dall’ottobre del 2013. Era il Gp di Corea e Kimi Raikkonen correva con la Lotus. A un anno e mezzo dal suo ritorno in Ferrari, ritrova una piazza d’onore. Ma non è quella che lui desidera. Raikkonen non vuole un secondo posto, vuole la vittoria. E avesse avuto un paio di giri in più, gomme Soft permettendo, avrebbe potuto trovarla, con Hamilton in grossa difficoltà a controllare i freni bollenti della sua W06-Hybrid. Mai come in questo weekend del Bahrain il finlandese è apparso motivato a far bene e a trovare il risultato, nonostante una Mercedes oggettivamente più prestante. Ma, laddove non è arrivata la SF15-T, ci ha messo del proprio lui, IceMan, con una corsa caratterizzata da una gestione delle gomme oculatissima, nonostante un ritmo di gara più che sostenuto. È suo il giro veloce del Gp del Bahrain: 1’36’’311. E ci ha messo del suo anche la squadra, con delle strategie intelligenti e dei pit stop dalle velocità spaziali: 2.3 secondi è durata l’ultima sosta di Kimi Raikkonen.
Kimi Raikkonen dà prova del suo mood domenicale già allo start: supera indenne la partenza, si apposta dietro Rosberg e lo infila all’esterno alla staccata della curva 1 mentre lui tenta (inutilmente) di beffare Sebastian Vettel. Dura poco l’esaltazione, perché la Mercedes del biondo ne ha di più e lo ripassa, ma è solo questione di tempo per pareggiare i conti. Kimi tira le sue gomme Soft 18 giri, ben 4 in più rispetto a Sebastian Vettel, 3 rispetto a Rosberg, 2 rispetto ad Hamilton. E, mentre sia il compagno di squadra che le Mercedes montano ancora Option, alla prima sosta lui opta per le Prime. Le White Medium, alla faccia del delta di due secondi fatto vedere in qualifica rispetto alle Soft, in gara garantiscono risultati molto simili alla mescola più morbida. Kimi non perde un colpo rispetto al terzetto di testa formato da Hamilton, Rosberg e Vettel, anzi guadagna sul compagno di squadra, tanto da ragionare col box sull’opportunità di continuare con le Medium. Ma il muretto Ferrari ci vede lungo e ha altre idee. Lo fa soffrire, forse una tornata di troppo, fino al giro 41, quando lo richiama a montare un treno nuovo nuovo di gomme Soft, quello risparmiato in qualifica. Sebastian Vettel è indietro, vittima dei suoi stessi errori, ma a Kimi la medaglia di bronzo sta stretta e parte all’assalto delle macchine d’argento. Chiude un gap di più di quindici secondi. Al giro 56 Rosberg non controlla più i freni e va largo: IceMan non va troppo per il sottile e lo passa. Non c’è DRS che tenga. Prendere Hamilton è impossibile, ma in un giro il finlandese gli mangia due secondi. Arriva la bandiera a scacchi e un podio senza champagne, e a Raikkonen va un po’ stretto.
“Non sei contento quando finisci al secondo posto, ma dopo un inizio d’anno difficile sono abbastanza soddisfatto del risultato. Alla fine stavo arrivando molto veloce [su Lewis Hamilton, ndr], peccato che i giri fossero finiti”, spiega Kimi Raikkonen a Jackie Stewart. “Penso che dobbiamo essere contenti di oggi. Dopo le qualifiche che abbiamo fatto il secondo posto è una buona conclusione, anche se speravo in un risultato ancora migliore. Sono molto contento di come il team sta lavorando, e del resto, rispetto all’anno scorso, la situazione in cui siamo oggi rappresenta un grosso passo avanti. Il team sta lavorando molto bene assieme, l’atmosfera è buona e abbiamo una direzione giusta nella quale poter spingere. Stiamo lavorando bene, io sto migliorando e sono certo che come team ci aiuteremo. Siamo in grado di combattere tutte le volte per la vittoria, ma ci vuole ancora un pochino di tempo”.
Non brilla per niente, invece, Sebastian Vettel, dopo l’eccezionale secondo tempo in qualifica. Qualcosa non va e il tedesco sembra in difficoltà a gestire la vettura e le sue gomme sin dall’inizio della gara. È una sbavatura che consente a Nico Rosberg di acciuffarlo e di sorpassarlo d’imperio alla staccata della curva 1 del giro 9. Non sarà l’unica. L’errore successivo arriva al giro 36 e fa molto male: Vettel va larghissimo alla penultima curva e non solo si fa infilare per la terza volta dal connazionale della Mercedes, ma danneggia anche l’ala anteriore della sua Ferrari. È costretto a un altro passaggio ai box per sostituire il musetto e quando rientra in pista è dietro Valtteri Bottas. Riduce il gap con la Williams in pochi giri, ma sorpassarla si rivela una missione impossibile: nonostante la sua SF15-T monti gomme più fresche delle White Medium di Valtteri Bottas, in quindici giri il tedesco non riesce ad avere ragione della Williams, rischiando anche il contatto.
“Non sono contento della mia gara di oggi. Ho commesso un paio di errori in momenti cruciali che di certo non mi hanno aiutato. Due volte ho perso la posizione che avevo guadagnato nel pit stop nei confronti di Nico [Rosberg, ndr] ed è stato un grosso peccato. Poi la seconda volta ho danneggiato l’ala anteriore, quindi sono stato costretto a rientrare ai box. Nel complesso è stata una buona gara per il team, ma da parte mia non perfetta, quindi sono un po’ deluso”. Dovendo fare un bilancio di queste prime quattro gare, Vettel vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “Dobbiamo essere contenti. È fantastico vedere in che posizione siamo, quanto siamo competitivi in questa fase dell’anno. Speriamo di potere ancora migliorare e di continuare a mettere ancora più pressione alle Mercedes. Tuttavia per ora dobbiamo accettare il fatto che loro sono ancora molto forti. Ottenere risultati migliori sarebbe più che una sorpresa. Ma cercheremo di far bene in futuro per riprenderli”.
“Kimi è un mastino allucinante in gara, me lo voglio godere questo podio”, afferma con la consueta franchezza il team principal Ferrari, Maurizio Arrivabene. Parlando della gara di Vettel, invece dice: “Siamo tutti essere umani e a volte, nonostante la squadra faccia un buon lavoro, si possono fare degli errori. Questo è il bello dello sport. La prossima volta Sebastian sarà più carico e farà meglio. Come abbiamo già detto, abbiamo due grandi piloti e sono contento di quel ragazzo finlandese che c’è lassù”.