Red Bull nel mirino di Audi? Marko: “Non ci svenderemo”
Helmut Marko si esprime senza troppi giri di parole sul complesso rapporto che attualmente lega Red Bull con Renault, soprattutto alla luce delle prestazioni catastrofiche di questo inizio 2015. In un’interessante intervista a Formula1.com, il superconsulente Red Bull parla anche di un’eventuale discesa in campo del motorista francese. E per quanto riguarda l’Audi….
Helmut, parlando della power unit Renault sulla Red Bull, a che punto siete?
Helmut Marko: Significativamente dietro Mercedes. Chiaramente loro dominano. La complessità delle unità motrici, con il motore termico, l’ibrido, la MGU-K, la MGU-H, e mettere tutti questi sistemi assieme, e poi aggiungervi guidabilità… la somma di tutto ciò dà il miglior prodotto, ed è chiaro che al momento stiamo parlando di Mercedes. Ma, dato che le regole non sono aperte, è possibile apportare cambiamenti solo in scala molto limitata. Il ché rende difficile, se non impossibile, riacciuffarli.
D: È qualcosa che riguarda solo il 2015 o è un discorso che varrà fino a quando non verranno nuovamente cambiate le regole?
HM: La situazione resterà tale finché non ci sarà un cambiamento regolamentare. Poi quando ti capita un weekend disastroso come quello in Australia, le parole forti vengono fuori di getto – e il fine settimana in Malesia non ha alleggerito la situazione. Adesso abbiamo sviluppato un sistema attraverso cui si definisce chiaramente chi ha quali responsabilità, dato che ci sono stati errori nel passato sia dal lato di Renault che dal nostro lato, e dato che le due società hanno diverse culture dal punto di vista aziendale. Qui si ha un’organizzazione in buona sostanza statale, noi nel Regno Unito abbiamo delle persone altamente motivate che reagiscono immediatamente ad ogni necessità. Aggiungiamo a questo il problema delle attrezzature per i test, ed ecco spiegata la situazione che abbiamo visto nelle ultime due gare. Come e quando avremo dei miglioramenti – in questa stagione o nel 2016- non è ancora chiaro.
D: Quanto crede che siano reali le minacce di tirarsi fuori da parte di Renault?
HM: Renault sta spendendo molto su queste power unit. Non tanto quando Mercedes, ma un bel po’. E sono faccia a faccia con gli stessi problemi che abbiamo noi: il loro coinvolgimento in F1 deve avere dei frutti! Aggiungiamo anche il fatto che Renault si sente sottorappresentata sul fronte marketing, ed ecco spiegate le loro considerazioni sull’acquisto della Toro Rosso, o, più probabilmente, sulla fornitura di una livrea gialla per avere una migliore piattaforma marketing. Ma naturalmente i piani devono corrispondere.
D: Cosa significherebbe per il Team Red Bull se la Toro Rosso diventasse gialla?
HM: Un simile scenario potrebbe funzionare solo se le strettissime relazioni tra Red Bull Racing e Toro Rosso rimarranno intatte all’interno delle regole. L’organico Red Bull è molto più ampio, l’attrezzatura del team molto più sofisticata. Dunque, senza il know-how della Red Bull Racing, la Toro Rosso sarebbe danneggiata in termini di competitività. Come ho detto, una stretta interazione di entrambi i team è la condizione sine qua non per un simile scenario.
D: Voci di corridoio dicono che l’Audi abbia una power unit pronta all’azione che aspetta solo una vettura Red Bull disponibile. È così?
HM: Risponderò usando le parole di Dietrich Mateschitz: non ci sono state negoziazioni, né stiamo iniziando i saldi invernali – in riferimento ai trecento milioni che si dice sarebbero nell’aria come prezzo di vendita.
D: Ma non ci avete fatto un pensierino in vista di un eventuale cambio di power unit?
HM: Abbiamo un contratto con Renault fino alla fine del 2016. Un nuovo fornitore di motori sicuramente starà a guardare cosa sarà possibile fare all’interno delle regole nel 2017. Questa decisione su cosa sarà possibile fare nel 2017 deve essere presa al più presto, dato che ogni nuovo produttore di motori necessita di tempi di consegna piuttosto lunghi per lo sviluppo. Immaginerei almeno due anni.
D: Ma riuscite a immaginare di avere un altro prodotto a spingere il retrotreno delle vostre vetture?
HM: Non ci interessa sviluppare una nostra power unit. Siamo sviluppatori di telai e un team di corse, e la nostra priorità è rendere la nostra partnership con Renault nuovamente vincente. Non dovesse accadere, sarebbe normale cercarsi delle alternative.
D: Red Bull ha avuto un lustro di successi con Renault, culminati nella vittoria di otto titoli in quattro anni. Può un’annata cattiva distruggere un sodalizio così felice?
HM: Sì, abbiamo avuto degli anni davvero positivi con Renault, dunque le difficoltà della stagione 2014 sono state estremamente inaspettate, soprattutto il fatto che la power unit Renault non potesse competere con la Mercedes. Siamo migliorati nel corso della stagione e siamo stati il solo altro team a vincere gare, oltre Mercedes. Quindi la delusione per il fatto che l’inizio di stagione 2015 si sia rivelato catastrofico è stata davvero grande. Questa è la seconda annata in cui abbiamo problemi – e attualmente siamo sesti nel campionato costruttori, dietro il nostro junior team! Ovviamente questa è una chiamata ai ranghi per le persone che si trovano a Viry [Viry-Châtillon è sede della factory Renault Sport F1, ndr] e ci è stata promessa una significativa crescita delle performance nel corso della stagione che ci consentirà di riavvicinare la vetta.
D: É quello che lei si aspetta?
HM: È quello che noi ci attendiamo e che Renault ci ha comunicato con fatti e dati. Ma arriva con metà anno di ritardo.
D: Guardando al 2015, al finale di stagione, quali sono gli obiettivi minimi?
HM: Toro Rosso dovrebbe essere quinta, Red Bull Racing terza. Con l’handicap che abbiamo quest’anno con la power unit, potremmo dire: ‘va bene per questa stagione’.. ma non a medio termine.