Raikkonen a cuore aperto: “Se la Ferrari mi vuole, resto”
Kimi Raikkonen ha rilasciato dichiarazioni significative al collega Ettore Giovannelli della Rai al termine del Gp della Cina.
Sereno, rilassato, felice. E’ un Kimi Raikkonen estremamente fiducioso quello che si presenta ai microfoni di Rai Sport al termine della lunga gara cinese, che l’ha visto ottimo quarto al traguardo.
Kimi è stato autore di una bella prestazione, la seconda di seguito dopo la bella rimonta di Sepang. Partito a razzo, il finlandese ha rimediato subito alla qualifica deludente, mettendo con cattiveria e tempismo le sue ruote avanti a quelle delle due Williams. Uno start che ha gasato il muretto del Cavallino, a cui ha fatto seguito una corsa intensa, con un ritmo in certe fasi migliore di quello del compagno Sebastian Vettel.
Raikkonen non si sente seconda guida, crede di poter aspirare a ben altri risultati in un fine settimana senza problemi e conferma l’ottimo rapporto che ha con Vettel: “Se riuscirò ad avere un fine settimana liscio sono certo che potrò stare davanti. Il mio obiettivo è questo. Non sono preoccupato per il distacco in classifica da Vettel; certo la situazione non è ideale, ma è la realtà dei fatti. La gente crede che tra me e Seb possano sorgere problemi interni per la competizione, ma il nostro rapporto va bene, come prima. Noi andiamo d’accordo, sia come amici che come colleghi. Poi in pista è normale vogliamo superarci, ma collaboriamo volentieri per il bene del team”.
Kimi ha ribadito come l’atmosfera della nuova Ferrari targata Arrivabene sia notevolmente migliore rispetto al passato: “In Ferrari si lavora bene, in armonia, remiamo tutti nella stessa direzione. Come dinamica di gruppo è il momento più positivo di tutta la mia esperienza in F1″.
Dolci le parole verso la famiglia “mi danno un grande sostegno, sono molto felice nel privato, essere padre è una emozione bellissima, poter tenere in braccio un bambino così piccolo e adorabile. Quando si farà più grande lo porterò in giro con me” e altrettanto intenso il messaggio lanciato alla Scuderia “non credo alla leggenda del pilota che diventa padre e diventa più lento, ma sono tante le cose a cui non credo. Se resterò in Ferrari? Bisogna capire cosa ne pensa il team principal, se la Ferrari mi vuole…”.