McLaren, una triste nona fila nelle qualifiche di Sepang
Come in Australia, le due McLaren partiranno dal fondo dello schieramento: Button è diciassettesimo davanti ad Alonso.
Un miglioramento in termini prestazionali rispetto all’Australia è arrivato, ma il risultato complessivo della qualifica è rimasto lo stesso di Melbourne. La McLaren occuperà la nona fila dello schieramento del GP della Malesia con entrambe le monoposto.
Con le sole Manor decisamente più lente delle monoposto di Woking, qualificarsi per la Q2 diventa un’impresa difficilmente realizzabile anche per due campioni del calibro di Jenson Button e Fernando Alonso. La Mp4-30 ha recuperato un secondo e mezzo rispetto alla prima apparizione stagionale, ma in Australia la Honda era stata molto conservativa per riuscire a vedere la bandiera a scacchi.
Nemmeno il meteo aiuta la McLaren, con la pioggia che arriva soltanto per l’inizio della seconda fase di qualifica, vanificando le rimanenti speranze di superamento del primo taglio. Queste le parole di Button al termine della qualifica odierna: “Credavamo di avere una possibilità di entrare nella seconda fase di qualifica, ma ci sbagliavamo. La temperatura dell’asfalto ha favorito più gli avversari che la nostra vettura, non abbiamo il giusto carico aereodinamico, nella prima parte del circuito soffriamo molto. Sicuramente faremo meglio che in Australia in termini di prestazioni, eravamo molto indietro a Melbourne e speriamo che il tempo ci dia una mano“. L’inglese in mattinata ha dovuto sostituire la power unit, ricorrendo già alla seconda unità dopo sole due gare.
Nonostante l’amaro esordio stagionale, mantiene il sorriso Alonso: “A inizio stagione pensavamo di essere competitivi, ma già nei primi test ci siamo resi conto che non lo eravamo per niente. Dopo la prima gara, nessuno si aspettava dei miracoli qui, ma i passi avanti che abbiamo fatto in quindici giorni sono stati enormi, per un paio di decimi non siamo entrati nella Q2. Non è un grosso problema, essere quindicesimi o sedicesimi, ma con un set di gomme nuove in meno non è un grande vantaggio, anche se ovviamente non fa piacere essere già fuori dopo la prima fase. Dobbiamo migliorare in tante aree, ma nessun problema è irreparabile e se poi miglioriamo ogni quindici giorni di un secondo e mezzo, tra qualche gara ci divertiamo!”.