Australia, delusione McLaren: Button ultimo, Magnussen K.O.
Esordio in campionato da dimenticare per la McLaren: Button conclude 11° (ultimo) a due giri dal vincitore, mentre un problema alla power unit non permette a Magnussen di prendere parte alla corsa.
Se proprio si volesse guardare il bicchiere mezzo pieno, aver concluso il primo GP – seppur con il solo Button – è un bel passo avanti in termini di affidabilità per una vettura che non era riuscita a compiere più di dodici giri consecutivi in tre sessioni di test invernali.
Tutto il resto è però da dimenticare: dall’ultima fila con entrambe le monoposto in qualifica ai due giri di ritardo accusati da Button; dai mille problemi della power unit Honda agli oltre tre secondi e mezzo al giro accusati sul passo gara dalla Mercedes; dall’undicesimo e ultimo posto di Button alla mancata partenza di Magnussen. Nonostante a Woking si continui a ripetere che la base di partenza è migliore rispetto alla vettura dello scorso anno, sono tanti i problemi da affrontare e risolvere, onde evitare che il ritorno del binomio vincente di fine anni 80-inizio 90 si trasformi in una stagione da incubo.
Con sole quindici vetture al via, l’unica realistica possibilità per Button di entrare in zona punti è quella di arrivare al traguardo sperando che cinque vetture non finiscano la corsa. Se ne ritirano quattro e Button conclude all’undicesimo posto, non riuscendo a difendersi da Perez. Jenson lotta come può con una vettura limitata nella potenza per poter concludere la gara: al via approfitta prima del problema di Grosjean, poi dell’errore di Perez, per evitare di correre da solo in fondo al gruppo, arrivando anche al contatto con il messicano che tenta di superarlo alla disperata.
“I punti al momento non significano nulla per noi, ci sono molti altri traguardi più importanti da raggiungere prima“, ha risposto Jenson a chi gli chiedeva se c’era del rammarico per non aver raccolto alcun punto. “Davvero, è stata una giornata positiva alla fine, non avevamo mai fatto così tanti giri insieme e questo è un buon punto di partenza, nonostante siamo molto lontani dalla vetta. Mi sono comunque divertito nella lotta con Sergio in quei venti giri, poi ho solo pensato ad arrivare al traguardo. La macchina non sembra essere così male, c’è tantissimo lavoro da fare e aver dovuto gestire la benzina nel finale è stato un peccato“, ha concluso Button.
Va ancora peggio a Magnussen. Il danese non riesce nemmeno a raggiungere la griglia prima del via, vedendo così sfumare la – forse – unica possibilità di correre una gara in questa stagione. Il suo GP d’Australia è questo: venerdì incidente nelle libere due, ultimo posto in qualifica al sabato e rottura power unit dopo cinque curve ancor prima che la gara inizi. “Credo che sia positivo aver visto Button concludere la gara. Abbiamo raccolto molti dati, anche se ne avremmo potuti raccogliere altri con la mia vettura”, ha dichiarato Kevin.
Serve un recupero rapido e prodigioso per evitare che il 2015 si trasformi nella peggiore della storia mcLaren: i mezzi a disposizione del team di Woking e della Honda sono sicuramente all’altezza per affrontare una sfida così difficile, ma adesso è il momento di dimostrarlo.