Mercedes: prima fila di un altro pianeta
Le frecce d’argento sono semplicemente imprendibili per tutti e monopolizzano senza difficoltà la prima fila a Melbourne.
Quanto erano attese queste prime qualifiche stagionali solo iddio lo sa, finalmente ecco il banco di prova delle tante chiacchiere invernali. C’è chi migliora, molto, come la Ferrari e c’è chi si conferma competitiva come la Williams. Ma c’è, sopratutto, chi corre (ancora) un campionato a parte, ricordando da troppo vicino la “Ferrari che fu”, quella che ad inizio millennio metteva piede in pista e faceva il vuoto anche col freno a mano tirato.
Il giro veloce di Lewis Hamilton è un piccolo capolavoro, della macchina e del pilota. Il crono di 1.26.327 lascia tutti a bocca aperta e lo stesso pilota dimostra una serenità e una consapevolezza che stonano con l’inflazionata immagine di un Hamilton tormentato a cause delle vicende sentimentali:
“Ad inizio qualifica c’era un po’ di vento fastidioso, per il resto è andato tutto liscio. Sono felice di essere diventato il recordman di pole in Australia, ma a me interessa più vincere domani. L’anno scorso avevo a disposizione la miglior vettura della mia carriera ed anche quest’anno posso dire che non ho mai guidato un’auto così”.
Più accigliato invece Nico Rosberg (1.26.921), che si è beccato ben sei decimi nel confronto diretto con il compagno-rivale ed ha fatto un fuoripista nel suo primo giro lanciato in Q3. Distacco finale che pesa più sul piano mentale che per il risultato, visto che la piazza d’onore lascia ancora tutto aperto:
“Oggi Lewis è stato impressionante, ha fatto un gran lavoro. Ma io sono tranquillo, la velocità c’è, soltanto non sono riuscito a mettere insieme il giro perfetto. Credo di essere ben messo sul ritmo, proverò a prendermi la rivincita sulla distanza, oggi sono secondo ma domani sarà una giornata lunga”.