Marchionne: “Vettel? La pace associata alla saggezza”
A pochi ore dall’inizio del mondiale di Formula 1, il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, rilascia un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Con il consueto piglio tagliente, ma assai schietto, Marchionne parla del suo rapporto con la Ferrari e dell’anno in arrivo. Cosa promette agli italiani per la stagione 2015 di Formula1? “Il massimo impegno”.
Mancano poche ore alle prime prove libere del Gran Premio d’Australia, la gara che aprirà il mondiale 2015 di Formula1. Dopo settimane di bei test invernali e altrettante belle speranze, per la Ferrari arriva finalmente l’assaggio della pista a decretare se l’aria di leggiadro riscatto – sempre temperato da esclamazioni di cautela – che si respira dallo scorso novembre ha basi solide. Cosa possono aspettarsi gli italiani da questo mondiale 2015 di Formula 1?
“Il massimo impegno. A Melbourne ci sono 120 persone nostre, a Maranello ce ne sono tante altre focalizzate sulla telemetria, sui motori, su tutto il resto. Abbiamo una squadra dedicata che sente l’impegno sulla pelle, dentro la pelle“. A parlare è Sergio Marchionne, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Presidente Ferrari dallo scorso ottobre, il manager di FDA ha portato a termine il processo di repulisti che a Maranello era iniziato molto presto nel 2014. E dallo scorso autunno sta gestendo con molto polso e un’assidua presenza la rinascita della Ferrari. Marchionne, parlando del suo impegno in Ferrari, quasi cerca di sottrarsi ad ogni coinvolgimento emotivo. “L’unica cosa che m’interessa è far ripartire i processi, vedere uomini e donne della Ferrari che s’impegnano e condividono gli obiettivi da portare avanti. Io non c’entro”.
Il Presidente ha un’idea molto chiara sul duo inedito schierato dal Cavallino Rampante quest’anno. Vettel “è la pace associata alla saggezza. Sono qualità difficili in un giovane“. Mentre per quanto riguarda Raikkonen, lo percepisce “diverso da come lo abbiamo visto nel passato. E’ tornato a essere una persona di carattere, è impegnato“.
“Ho un grandissimo rispetto per lui, mi è sempre piaciuto come pilota e come uomo”, afferma Marchionne parlando, invece, di Fernando Alonso. “Non è stato un matrimonio facile con la Ferrari. Ma può darsi che il suo ciclo si fosse chiuso e dopo 5 anni fosse salutare per entrambi cambiare“.
E in attesa che questo periodo di cambiamenti si concretizzi in una nuova era per il Cavallino Rampante, Marchionne non si sbilancia sul suo futuro remoto, quello che lo vede in scadenza di contratto con il gruppo FIAT-Chrysler nel 2018. L’AD di Fiat non si vede azionista Ferrari, ma per quanto riguarda la prosecuzione nel ruolo di presidente afferma: “Sono al servizio del Cda. C’è differenza tra gestore e azionista. Gestisco sino a quando qualcuno mi chiede di farlo: quando vorranno qualcun altro se lo troveranno. E’ diritto della proprietà“.