Vettel: “Felice di essere dentro questo sogno”
Il ventisettenne tedesco neo ferrarista si svela in un’intervista alla rosa Gazzetta, svelando che correre per la rossa è il realizzarsi di un sogno.
Proprio in Germania nel 2003 il primo contatto di Vettel con la Ferrari, alla guida di quegli anni vittoriosi c’era il suo collega maggiore, mentre Vettel era impegnato in Formula BMW.
L’avvicinamento con la Ferrari prosegue nel 2008 e 2010 grazie a dei contatti con Domenicali, e si conclude nel 2012 e 2013 con incontri segreti a Maranello fra il tedesco e l’azienda italiana.
Per quasi tutta la stagione precedente siamo stati sommersi da voci di corridoio e velate notizie circa
incontri e possibili accordi fra le due parti. Ma solo a fine stagione (per oscuri motivi), e a giochi conclusi, Vettel ha finalmente potuto dichiarare pubblicamente di essere il successore di Alonso in quel di Maranello.
Oggi, in occasione dell’intervista concessa da Sebastian alla Gazzetta, si svela qualche retroscena di vecchi e continui contatti che hanno portato Sebastian in Ferrari, i trascorsi in Red Bull con Mark e il ruolo di Newey.
“Mi sembrò un sogno. Oggi sono felice di essere dentro quel sogno.” Sebastian non aveva certo nascosto in passato la voglia di correre per la Ferrari. Nell’intervista racconta della telefonata di Marchionne: “Mi ha telefonato dicendomi che sarebbe stato felice se fossimo riusciti a far qualcosa insieme. Gli ho chiesto come si fosse procurato il mio numero di cellulare, si è messo a ridere. Il suo è stato un messaggio chiarissimo: la Ferrari mi voleva. Ed era il passo che alla fine desideravo anch’io”.
Dichiara quasi con orgoglio di non avere un manager che lo aiuti nei contratti, anzi, lui fa tutto da solo, o quasi… genitori e fidanzata sono fonti di utili consigli per la sua carriera. “Discuto delle mie scelte con la persona che mi è più vicina, la mia fidanzata. Con lei ho parlato a lungo del passaggio in Ferrari. L’ho fatto pure con i miei genitori e con qualche amico intimo”.
Quando gli si chiede come immaginava la Ferrari dall’esterno, saltano subito fuori le differenze di metodo e lavoro fra Red Bull e la Scuderia Ferrari, ma l’obiettivo è sempre quello…sì, quello che i ferraristi attendono dall’anno della spy-story: vincere! “Il modo di operare, rispetto alla Red Bull, è diverso, ma non di tanto, gli obbiettivi sono gli stessi: vincere”.
Inevitabile che la discussione si sposti sui suoi quattro titoli, a detta di molti merito più di Newey e delle sue figlie che del tetra-titolato tedesco. Sebastian definisce sinceramente l’ingegnere inglese un uomo chiave e un leader capace di grandi intuizioni. In fondo è stato lui a dargli l’auto vincente: che sia l’auto a vincere, che sia il connubio fra mezzo e pilota a funzionare, il risultato è lo stesso, questo tizio qui ha già in tasca quattro titoli.
E le frecciatine di Alonso e Hamilton? Più volte si sono congratulati con Newey e di rado con Vettel per il successo della Red Bull. Vettel glissa un po’ e risponde da gentleman: “Davvero lo hanno fatto? Non lo sapevo. Non seguo molto quello che dicono su di me, non me ne curo. Come replica, posso dire che rispetto entrambi…”.
Ancora in argomento Red Bull, Vettel risponde alla domanda sui suoi rapporti con l’ex compagno e rivale Mark Webber. L’ovvia rivalità ha corroso il rapporto fra i due. Il tedesco ammette che gli incidenti del 2010 e del 2013 non hanno certo cementato la loro amicizia! Ma i due si sono sentiti dopo l’incidente di Mark a Interlagos con la Porsche. Chiude l’argomento dicendo: “Potremmo persino pranzare insieme…”. Webber e un altro pilota insieme a pranzo in un ristorante in una foto gioconda pubblicata su Twitter, vi dice niente?
Ma basta vecchie storie, che si volga lo sguardo al futuro e magari al suo nuovo collega in rosso. Sì, proprio quello che la scorsa stagione è stato “asfaltato” (nei risultati) dall’ingombrante campione spagnolo.
Al quesito sui suoi rapporti con Raikkonen la risposta è positiva e si dice felice di correre al fianco del finlandese: “Mi ha rispettato sin dal primo momento in cui ho messo piede in F.1 e non ero nessuno.
Col tempo non è cambiato”. Insomma, i rapporti fra i due sembrano davvero buoni al momento.
Alla fine dell’intervista la solita richiesta di previsioni sul vincitore del Gp in Australia e anche del titolo 2015, Sebastian è realista rimanendo con i piedi per terra, per lui Hamilton e Rosberg sono sicuramente i favoriti con un cinquanta e cinquanta. Insomma, a voler dire che la sfida sarà esclusivamente fra le due Mercedes. Vuole forse evitare di fare promesse?
Cosa c’è ancora da dire su questo giovane tedesco arrivato in Ferrari e trovatosi subito a suo agio ma che forse non ha ancora trovato il consenso di tutta la tifoseria rossa? Ah sì, ecco! E’ protestante, superstizioso e (pare) non dica le bugie. E se tutto questo non dovesse bastarvi aspettate di vederlo sul gradino più alto vestito di rosso!
L’ottimo rapporto instauratosi fra Vettel e la Ferrari è forse il dato più evidente emerso dai test invernali. A qualche giorno dal primo appuntamento in Australia, cosa aspettarsi dal nuovo pilota Ferrari?