Symonds: “La Formula 1 ha bisogno di team come la Manor”

Il direttore tecnico della Williams, Pat Symonds, è intervenuto in merito alla notizia della conferma da parte della FIA dell’iscrizione della Manor al campionato 2015, sottolineando l’importanza della presenza di piccole scuderie nella categoria.

pat symonds

La storia della Formula 1 è costellata di Cenerentole: scuderie minori approdate nella massima serie con pochi mezzi, ma tanta passione. Oggi, però, i piccoli team sembrano essere in via di estinzione: i beni della Caterham sono recentemente finiti all’asta, sancendo la fine dell’avventura della scuderia in Formula 1, e la Marussia, dopo aver saltato le ultime tre gare dell’anno scorso, sembrava essere sulla stessa strada della scuderia di Leafield. Come è noto, però, le cose sono andate diversamente: la Manor sarà infatti in pista in Australia.

La conferma dell’approvazione da parte della FIA dell’iscrizione della Manor al campionato 2015 di Formula 1, arrivata la scorsa settimana, ha destato l’entusiasmo dei sostenitori della presenza delle piccole scuderie nella massima serie. Tra questi anche Pat Symonds, attuale direttore tecnico della Williams, che ha così commentato la notizia: “Sono molto felice che la Manor riesca ad approdare a Melbourne: abbiamo bisogno di team come questo”.

Symonds ha cominciato la sua avventura in Formula 1 oltre trent’anni fa proprio in una scuderia minore, come altri suoi colleghi, che sembrano però dimenticarsene quando vengono prese decisioni che potrebbero salvare la sorte di team come la Manor. “Nel 1981 creai una piccola scuderia, la Toleman; eravamo in 20, e non sapevamo esattamente come muoverci, ma quel piccolo team diventò poi Benetton, Renault ed infine Lotus”, ricorda Symonds.

Symonds, inoltre, prima di approdare in Williams nel 2013, collaborò con l’allora Marussia in qualità di consulente tecnico. Per questo motivo, l’inglese conosce bene questa realtà: “Ho lavorato con questi ragazzi per un po’, e ho molto rispetto nei loro confronti per quello che hanno cercato di realizzare. Sarebbe davvero un peccato non dare alle scuderie minori la possibilità di competere”, ha spiegato Symonds.

Secondo il direttore tecnico della Williams, questi team posseggono uno spirito che ricorda quello del passato glorioso di questa categoria: “Sono dei veri amanti delle corse, senza fronzoli, come quelli di una volta. Poco importa la politica, vogliono solo gareggiare. Partecipare al Mondiale di Formula 1 è un’impresa decisamente ardua, ed è bello vedere scuderie con mezzi modesti riuscire a farlo”, ha proseguito Symonds.

Il compito che aspetta la Manor Marussia non è certo facile: il team, che manterrà anche la denominazione precedente per non perdere i proventi dei diritti commerciali ottenuti grazie ai punti conquistati dallo sfortunato Jules Bianchi a Monaco lo scorso anno, correrà infatti con lo stesso telaio del 2014, seppur modificato per rispettare i parametri stabiliti dal regolamento 2015, e monterà un propulsore Ferrari risalente alla scorsa stagione.

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