Giallo sull’incidente di Alonso. Lo spagnolo resta in ospedale
Ancora un mistero le cause dell’incidente di Fernando Alonso durante i test di ieri. Si è parlato di scossa elettrica, di uno svenimento e di tanto altro. Ma alla base potrebbe esserci, in realtà, un problema tecnico.
L’incidente di ieri di Fernando Alonso ha dato il via ad una serie di chiacchiere circa le cause dell’accaduto. Ed è qualcosa di inevitabile, considerando che dalla McLaren insistono nel dire che si sia trattato di un normalissimo incidente, mentre le foto e le testimonianze oculari fanno intendere che c’è dietro dell’altro.
“L’incidente di Fernando è stato solo uno di quelli che accade durante i test. Alcuni media hanno cercato di esagerare la gravità della cosa, ma si tratta di un normale incidente”, ha affermato convinto il Racing Director della McLaren, Eric Boullier. Tuttavia, ci sono molti punti che ancora non tornano.
Vettel, che era alle spalle dello spagnolo, ha riferito che la McLaren procedeva ad una velocità bassa prima di fare quello scatto verso destra e appoggiarsi un paio di volte a muro. La Mp4-30 non sembra aver subito molto danni e la teoria del forte impatto, dunque, crolla come un castello fatto di carte, seppur il manager di Alonso ha affermato: “Il Signor Vettel può dire ciò che vuole, va bene”, sviando così le l’argomento con i giornalisti.
Ancora più importante un particolare notato da Ralf Bach che, sul suo blog, si chiede: “Perché dalle foto si può notare che la testa di Fernando era piegata su un lato prima dell’impatto? E perché tanta segretezza da parte della McLaren Honda?”. Tutte domande lecite che rilanciamo. Fin dalle prime ore dell’incidente, stanno circolando una serie di voci abbastanza preoccupanti. Il quotidiano tedesco Bild si chiede se dietro a tutto ciò non ci sia qualcosa legato ai sistemi di recupero d’energia elettrica: “Alonso era cosciente o ha perso i sensi perché ha inalato dei fumi tossici della batteria? Ha forse ricevuto una scossa elettrica?”.
Di certo, pare da escludere la versione che Luis Garcia Abad – manager di Alonso – ha dato alla stampa: “C’era un vento tremendo che lo ha spinto contro il muro”. Abad ha anche ipotizzato la perdita dell’ala anteriore che ha poi causato l’impatto contro il muro e, dunque, tutto il resto. “Tutto è accaduto in una situazione normale per la Formula 1. Comunque non è il momento di parlare di questo. C’è un uomo in ospedale”.
Nella giornata di ieri, Alonso è stato sottoposto ad una TAC che non ha evidenziato particolari problemi. Fernando, però, potrebbe passare una seconda notte in osservazione in ospedale. Lo ha confermato proprio il manager del pilota spagnolo che ha nuovamente raccontato: “Il botto contro il muro ha causato tutto. Lui sta bene ed è tranquillo, sarà tenuto in osservazione per 24 o 48 ore. La cosa importante è che Fernando stia bene”.
Il collega Franco Nugnes di Omnicorse.it, però, ieri sera si è portato sul luogo dell’incidente ed ha mostrato un particolare interessante: Alonso è riuscito a frenare, lasciando sull’asfalto del circuito un segno a terra. La sorpresa è stata quella di trovare solo una striscia di frenata sull’asfalto e pare sia stata solo quella destra. A questo punto, pensare che si tratti di una rottura di natura meccanica è ancora più plausibile e spiegherebbe anche il perché il team ha deciso di non mandare in pista Button, nonostante la monoposto non avesse – in apparenza – chissà quale danno.