McLaren è come il Manchester Utd, non si svende agli sponsor

Il vulcanico presidente del gruppo McLaren affronta l’argomento main sponsor del suo team, con un curioso paragone.

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“Non è più come una volta, il discorso sponsor principale si è fatto complicato, oggi ne è rimasto solo il concetto”. Così Ron Dennis. il presidente della McLaren, noto per essere tanto determinato quanto ambizioso.

Dennis, al qual appartiene il 25% del McLaren Group è “in guerra” con i soci mediorientali Mansour Ojjeh e il principe del Bahrein Al Khalifa, dai quali punta a rilevare sostanziose quote azionarie per avere il controllo totale della Macca.

McLaren che, come risaputo, è ancora priva di main sponsor e la ragione è presto spiegata: “Non abbiamo interesse a svendere le nostre fiancate a grandi marchi che vogliono pagare poco. Un vero title sponsor dovrebbe coprire tra il 40 e il 50% del budget della squadra, cifre impossibili nella moderna F1 con costi altissimi”. 

Ron Dennis è fermo nelle sue idee, facendo un esempio di derivazione calcistica che denota l’immensa considerazione che la McLaren ha di se e della sua storia. Il passaggio è davvero interessante:

“McLaren investe in tecnologia, ha anche altre fonti di guadagno. Noi non abbiamo abbandonato l’idea di avere uno sponsor importante sulla nostra monoposto, ma non vogliamo accettare offerte troppo basse. Io credo che la McLaren sia come il Manchester United. Noi siamo il Man Utd della F1. Anche il Manchester sta attraversando un periodo di difficoltà in campionato, non vince da un po’, però è pur sempre lo United. Ecco, questo vale anche per noi; volete sponsorizzare la McLaren? Va bene, ma noi siamo la McLaren, trattateci come tale”.

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