L’entusiasmo di Button: “Scoprirò il punto debole di Alonso”
Jenson Button si è detto entusiasta della possibilità di confrontarsi in McLaren con Fernando Alonso.
Dalla paura del ritiro al sesto anno in McLaren, per di più con Honda, il motorista con il quale Jenson Button ha già corso svariati anni in F1 (precisamente dal 2003 al 2008).
E’ quasi un “ritorno a casa” per JB, lui che ama il Giappone e che ad una nipponica si è legato, la modella Jessica Michibita che lo accompagna ad ogni Gp. Sereno, composto, leale e…veloce, Jenson è il compagno ideale per Fernando Alonso, con cui va a formare un vero e proprio dream-team di campioni del mondo.
Button in carriera ha avuto già compagni tosti: Trulli alla Renault, Barrichello alla Honda, Hamilton alla McLaren e poi i giovani terribili Perez e Magnussen. Proprio il confronto, durato tre anni, con Lewis è quello che più ne ha fortificato l’immagine nell’opinione pubblica. Jenson infatti ha tenuto botta ad un animale da gara come Hamilton, totalizzando più o meno gli stessi punti e le stesse vittorie e battendolo in classifica iridata nel 2011.
Un biglietto da visita importante, un avviso niente male per Fernando Alonso, che troverà ad aspettarlo un gentleman dalla guida delicata, incantevole, deliziosa, ma altrettanto efficace, incisiva e proficua. E il numero 22 non nasconde le sue ambizioni, sempre col sorriso, sempre educatamente, ma senza timori reverenziali di alcun tipo:
“Stimo Fernando e sono felice di poter correre in squadra con lui”, dice. “Alonso è un fuoriclasse, un due volte campione del mondo, io amo avere compagni forti come termine di paragone per vedere cosa si può fare con la stessa auto. Sono motivatissimo, merito di questa squadra e anche del ritorno di un colosso come Honda. Ho sempre desiderato di confrontarmi con Fernando, sono certo verrà fuori un’ottima collaborazione a vantaggio del team. Siamo piloti esperti, che hanno girato molto, e porteranno questo bagaglio di esperienza in dote ad un team quasi “nuovo”. Io non vedo l’ora di poter scoprire la forza di Alonso, ma anche i suoi punti deboli. Mi sento come un bambino in un negozio di caramelle…”