Raikkonen: “Questa vettura la sento mia, buon inizio”
Il finlandese ha chiuso in testa la quattro giori di Jerez, staccando il crono più veloce
La Ferrari chiude in bellezza e, adesso sì possiamo dirlo, in scioltezza la quattro giorni di Jerez de la Frontera, firmando una simbolica doppietta nella classifia assoluta dei tempi.
L’ottimo tempo sul giro di 1.20.984 fatto segnare lunedì da Sebastian Vettel è stato ritoccato nell’ultima giornata da Kimi Raikkonen, che ha fermato il cronometro sull’1.20.841, dopo una giornata di intenso lavoro nella quale ha totalizzato 105 giri. Idealmente, però, la prestazione migliore resta quella di Sebastian che – al netto di una pista più gommata – ha realizzato il suo best lap con gomme medie, mentre Kimi oggi ha sfruttato la mescola morbida.
Discorsi che fungono da passatempo, un po’ da bar sport, funzionali però ad innalzare il morale delle truppe di Maranello e quello, altrettanto importante, di tanti tifosi della Rossa finalmente più fiduciosi.
Più importanti sono altri dati: in primis la solidità di questa vettura già al pronti via, considerato che la SF15-T è stata la monoposto che avuto meno problemi tecnici in quattro giorni. In second’ordine vanno rilevate le ottime sensazioni di entrambi i piloti. “E’ una buona macchina, divertiti” così al telefono Seb a Kimi per augurargli buon lavoro lunedì sera. E Raikkonen non se l’è fatto ripetere due volte.
“Questa macchina sembra progettata su misura per il mio fondoschiena!” ha esclamato Iceman tra un giro e l’altro, tra una linea ed un’altra, traiettorie sempre pulite, composte, anche lui sui “binari” (quasi) come quei mostri lì della Mercedes. Lo “spettro” del pull-rod sembra già lontano, il nuovo anteriore sembra sposarsi bene con la guida incisiva e dolce di Kimi.
“Non possiamo dare importanza a questi tempi sul giro, però abbiamo percorso abbastanza chilometri e le cose sembrano funzionare a dovere. In questi due giorni ho notato che la vettura si comporta bene in entrambe le condizioni. Il pacchetto è migliore in tutto, motore e aerodinamica. Riesco finalmente a sentire mia questa vettura. Non sappiamo dove siamo rispetto ai nostri rivali, ora dobbiamo pensare esclusivamente a noi stessi. C’è sicuramente tanto da fare però, come ho già detto ieri, il punto di partenza è buono e c’è una base su cui poter lavorare bene”.
Queste le parole di un Raikkonen ottimista e più sorridente del solito. Il buon umore che ti dà un figlio, ma anche una vettura che senti già tua dopo soli due giorni di prove; il dato, questo, forse più incoraggiante per la Ferrari.