Arrivabene: “Farò in modo che si lavori in sinergia”
Il team principal Ferrari ha affermato che, qualora dovessero arrivare due vittorie nel corso della stagione 2015, sarebbe una soddisfazione, data l’annata 2014 davvero disastrosa
Anche il nuovo team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, ha voluto rilasciare dichiarazioni post presentazione della nuova Rossa, che avrà il compito di migliorare sensibilmente i risultati del team colti nel disastroso mondiale 2014 dalla F14-T.
A prima vista, ti piace questa SF15-T?
“Partiamo dal presupposto che, come diceva Enzo Ferrari, la macchina bella è quella che vince. Se guardiamo quella dell’anno scorso era brutta e perdeva pure, però devo dire che questa è molto, molto bella. Dal mio punto di vista è una Ferrari veramente sexy“.
A Natale hai detto che due vittorie sarebbero già una soddisfazione: confermi questo approccio per la stagione?
“Assolutamente sì. Tanti pensano che con questa dichiarazione si voglia mettere le mani avanti, ma siamo solo realisti. Ci siamo trovati un certo tipo di situazione e la macchina non si costruisce in tre secondi, quindi c’era già. Alcune modifiche sostanziali sono state fatte in base ai tempi, che erano comunque molto ristretti. Qualcosa si sta muovendo secondo me e si sta muovendo nella direzione giusta. Detto ciò, confermo assolutamente quello che ho detto“.
Sebastian Vettel è l’uomo nuovo in squadra. Kimi Raikkonen ha il ruolo del veterano. In che modo possono integrarsi tra loro nel lavoro?
“Dovranno integrarsi soprattutto lavorando insieme. Il mio compito sarà quello di evitare che si creino gruppi e gruppetti. Bisogna lavorare tutti in una direzione, che è quella della Ferrari. Non che l’anno scorso ci fossero dei problemi di gruppetti, penso proprio di no. Ma se fossero stati, sicuramente quest’anno non ce ne saranno. I due ragazzi lavoreranno insieme e tutta la squadra lavorerà con loro e per loro, ma soprattutto, come dicevo prima, per la Ferrari“.
E’ tempo di discussioni per il futuro della Formula 1. Come si pone la Ferrari all’interno di queste?
“La Ferrari è un’azienda che ha fatto ed è la storia della Formula 1, quindi credo che la nostra sia una voce importante. Con questo non deve essere l’unica voce, ma nemmeno gli altri devono far valere la loro come se fosse un diktat per tutti. Ci vuole un’evoluzione della Formula 1 ha detto qualcuno, ma io ripeto che alla Formula 1 di oggi non basta un’evoluzione, ma ci vuole una rivoluzione. Bisogna ritornare tra la gente, far appassionare la gente, che non significa solo portare lo show almeno il giovedì fuori dai circuiti. Significa anche avere delle macchine belle, delle macchine competitive, far divertire il pubblico e, possibilmente da parte nostra, vincere“.
Nuova la monoposto e tutta nuova anche la squadra a livello dirigenziale: cambia qualcosa nella filosofia?
“La filosofia resta invariata e parte dal fondatore, da Enzo Ferrari. Come dicono gli inglesi, è questa la core value per tutti noi. Tutti devono fare il loro dovere e quindi non c’è una filosofia di serie A, di serie B, questo deve essere chiaro per tutti. Quello che c’è da fare è ricostruire un team, dar fiducia alle persone e andare avanti tutti a testa bassa. L’obiettivo è inutile che lo ripeta, è chiaro per tutti“.